Wimbledon ed Euro 24: da Alcaraz alle Furie Rosse, la Spagna sogna una domenica da regina dello sport

Nella Masia, gli scacchi fanno parte del percorso di formazione, insieme al basket e all’hockey, ricorda il post federale, perché l’obiettivo è “rafforzare l’allenamento di alcune qualità invisibili, rendere più agile la mente, accrescere la capacità di concentrarsi, favorire il processo decisionale, il senso della strategia, e infine ampliare il campo visivo. Elementi essenziali quando si gioca a scacchi, ma anche per lo sport e la vita di tutti i giorni”. Non sarà allora un caso che – prima della semifinale contro la Francia in cui ha scaraventato alle spalle di Maignan un tracciante di potenza e precisione inaudite – proprio Yamal avesse postato questa frase: «Muovi in silenzio, parla solo per dire “Scacco matto”». Insomma, fossimo Re Carlo davanti alla tv, cominceremmo a preoccuparci…

I precedenti

Spagna e Inghilterra si sono scontrate solo 12 volte in partite ufficiali (Coppa del Mondo FIFA, Euro, qualificazioni e Nations League). L’Inghilterra è in testa con cinque vittorie contro le quattro della Spagna. I pareggi sono stati tre. L’ultimo confronto risale al 2018, Spagna-Inghilterra 2-3 a Siviglia in Nations League. L’unico ko in tornei di rilievo è avvenuto 28 anni fa. Il quarto di finale di Euro 1996 vide i padroni di casa dell’Inghilterra sconfiggere la Spagna per 4-2 ai rigori, dopo un pareggio per 0-0 che vide protagonista anche l’attuale manager dell’Inghilterra Gareth Southgate. L’Inghilterra contro la Spagna è stata anche l’ultima finale della Coppa del Mondo femminile, nel 2023, con le iberiche vincitrici per 1-0 e quella sfida divenuta famigerata per il bacio rubato dal presidente della Federcalcio di Madrid Rubiales alla giocatrice Hermoso, col conseguente terremoto che ha portato all’allontanamento dello stesso Rubiales. In caso di vittoria, manco a dirlo, è quindi caldamente consigliata una più sobria stretta di mano.

Niente ferie, siamo inglesi!

Intanto il nuovo primo ministro britannico Keir Starmer ha dichiarato che la Gran Bretagna dovrebbe “certamente celebrare l’occasione” se l’Inghilterra dovesse vincere Euro 2024. Il commento del leader laburista è arrivato dopo che i LibDem hanno chiesto un giorno di vacanza in caso di vittoria. Ma Starmer non si è sbilanciato, visto che non ha dimenticato la finale di Euro 2021 persa dall’Inghilterra. «Ho partecipato all’ultima finale. Non voglio ripetere l’esperienza, quindi non voglio portare sfortuna», ha detto. «La cosa più importante è superare il traguardo domenica». Nel 2022, Starmer aveva appoggiato le richieste di un giorno festivo in vista della finale della squadra femminile dell’Inghilterra agli Europei, che ha vinto. Ma alla fine non c’è stato nessun giorno di vacanza perché è stato ritenuto troppo costoso per il Paese. I giorni festivi costano in media all’economia britannica circa 2,9 miliardi di sterline, secondo le stime del governo del Regno Unito nel 2010. Insomma, va bene la retorica del “backing home” del football e via dicendo, ma di questi tempi i conti statali hanno comunque la priorità.

L’altro giovane

Se gli occhi d’Europa (e già del mondo) sono puntati su Yamal, c’è un altro giovane che stasera entra nella storia proprio in virtù di quanto recita la sua carta d’identità. È il fischietto francese François Letexier, che a 35 anni diventerà l’arbitro più giovane di sempre in una finale di Coppa Europa. Curiosità: Letexier sarà solo il secondo arbitro transalpino a dirigere la finale continentale; prima di lui Vautrot, che fischiò l’atto conclusivo di Euro ‘88 tra Paesi Bassi e Unione Sovietica, vinto da Van Basten e soci e disputatosi sempre in Germania (finale a Monaco di Baviera).

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Fonte: Il Sole 24 Ore