Burberry, dopo i dati deludenti sostituisce il ceo e sospende il dividendo
La debolezza del Pil del II semestre in Cina (solo +4,7% rispetto al 5,3% dei primi tre mesi) e vendite al dettaglio a +2% a giugno (il tasso di più basso dal dicembre 2022) pesano sui conti di Burberry, che negli anni passati ha vantato consistenti increementi di crescita proprio grazie allo shopping dei cinesi. Burberry Group Plc ha annunciato la sospensione del dividendo e la sotituzione del suo amministratore delegato e ha sospeso il dividendo dopo che le difficoltà del settore lusso, soprattutto in Cina e Far East, stanno ostacolando gli sforzi del produttore britannico di trench di sfidare etichette di fascia alta come Chanel e Louis Vuitton. Jonathan Akeroyd lascia dopo meno di due anni e mezzo l’azienda britannica e sarà sostituito da Joshua Schulman, ex amministratore delegato di Michael Kors, Coach e Jimmy Choo. Il prezzo delle azioni si è quasi dimezzato da quando Akeroyd è entrato in carica nell’aprile 2022.
Secondo Morgan Stanley l’allarme sui profitti di Burberry è «significativo» ma in fondo atteso, dato che già nel quarto trimestre le vendite erano scese del 12% con un calo in Cina del 19 per cento. L’utile era sceso del 40% nell’esercizio chiuso a marzo, a 383 milioni di sterline da 634 milioni dell’anno precedente mentre l’utile operativo rettificato aveva registrato un -34% a 418 milioni su ricavi in flessione del 4% a 2,968 miliardi. Il gruppo si aspettava, dunque, un primo semestre 2024 ancora «sfidante», con una propsrtiva di maggiore ottimismo nella seconda parte dell’anno.
Burberry sta attuando una retromartcia rispetto al suo piano di rivolgersi ai clienti di fascia alta dopo un rallentamento del mercato del lusso e ora punterà ai consumatori meno ricchi. L’azienda ha cercato di riposizionarsi come marchio di lusso di fascia alta, ma questa inversione di tendenza non ha dato i suoi frutti, anche se l’etichetta britannica ha cambiato ceo e direttore creativo negli ultimi due anni e mezzo. Il presidente Gerry Murphy ha affermato che il mercato del lusso si sta rivelando più impegnativo del previsto e se la situazione continua, registrerà una perdita per i primi sei mesi dell’anno e un profitto per l’intero anno inferiore alle aspettative.
«Stiamo intraprendendo azioni decisive per riequilibrare la nostra offerta, essere più in sintonia con i principali clienti di Burberry e allo stesso tempo offrire novità rilevanti» ha aggiunto Murphy, riferendosi al cambio di strategia.
Le entrate per le 13 settimane terminate il 29 giugno sono scese del 22% a £ 458 milioni di sterline Intanto l’inglese Burberry’s ha reso noto di avere chiuso il suo primo trimestre fiscale, ovvero le 13 settimane terminate il 29 giugno, con le vendite al dettaglio diminuite del 22% e, a valuta costante, del 20% a 458 milioni di sterline.
Fonte: Il Sole 24 Ore