L’amore ai tempi dei Cigarettes After Sex

Sicuramente a rendere la musica di Greg Gonzalez così cinematografica è la sua origine. El Paso, la sua città natale, è l’ambientazione di film come Per qualche dollaro in più, Non è un paese per vecchi e Kill Bill vol. 1 e 2. Il gruppo di Gonzalez, i Cigarettes After Sex, unisce cinema, relazioni d’amore ed erotismo sin dall’Ep omonimo del 2012, quando le rarefatte canzoni delicate e sognanti dei trio sono state conosciute anche fuori dal Texas.

L’omonimo album di debutto del 2017 e Cry del 2019 declinava il sentimento in veri e propri cortometraggi che si susseguivano in un flusso di brani minimali, in slow motion; raccolte di voci, personaggi e loro relazioni messi in musica. Il terzo disco dei Cigarettes After Sex, X’s, è invece concentrato su un’unica storia durata quattro anni. Per Gonzalez, parlare della fine di questo amore vorrebbe dire rimanere in superficie, mentre: “Devo davvero scriverne, cantarne, avere la musica, e poi posso iniziare ad analizzarla e imparare da essa, semplicemente riviverla in un modo positivo. Non ho quel desiderio alla Eternal Sunshine di voler dimenticare”.

Jacob Tomsky (batteria) e Randall Miller (basso)

A guardar bene, però, è l’intera carriera del trio a essere basata sull’assenza. I loro video, di fatto, non esistono, le loro foto sono pochissime, la loro estetica, rigorosamente in bianco e nero, è molto rigida. In presenza, invece, Gonzalez con i suoi compagni di band Jacob Tomsky (batteria) e Randall Miller (basso), hanno registrato i demo nel lontano agosto 2020. Nei due anni seguenti, grazie anche al contributo del tastierista Jeff Kite, i Cigarettes After Sex hanno perfezionato i dieci brani di X’s. Il processo si è, quindi, concluso con l’aggiunta delle voci nel 2023.

Se in precedenza erano gli anni Cinquanta e Sessanta a rappresentare i riferimenti sonori del gruppo, adesso l’interesse si è spostato ai decenni successivi: è rimasto l’innamoramento per Morricone a cui si sono aggiunti gli ascolti del periodo di scrittura, che vanno da Portishead e Cocteau Twins a Leonard Cohen.

“Devo confrontarmi con tutto ciò che ho vissuto, è così che trovo la pace”, dice Gonzalez. “Queste sono come fotografie, e se scrivo una canzone allora sarà sempre cara per me, e sì, è doloroso che sia finita, ma sono molto fortunato di averla avuta”.

Fonte: Il Sole 24 Ore