Nautica col segno più anche nel 2024 ma a ritmi meno serrati

Dopo anni di crescita a due cifre, che lo ha portato a raggiungere gli 8 miliardi di fatturato nel 2023, il mercato della nautica italiana, pur restando col segno più, nel 2024 segnerà una crescita più limitata. E il Paese si conferma leader mondiale nella costruzione di yacht oltre i 24 metri di lunghezza, con il 51% degli ordini globali, nonché nel comparto delle grandi unità pneumatiche e in quello della componentistica e degli accessori.

I dati sono emersi nel corso della presentazione della seconda edizione dello studio di Confindustria Nautica e Deloitte The state of the art of the global yachting market, a palazzo Mezzanotte, a Milano. «Per usare una metafora meteorologica – ha detto Stefano Pagani, direttore dell’ufficio studi dell’associazione confindustriale – l’alta pressione che ha caratterizzato gli ultimi anni» del settore in Italia, «si è un po’ smorzata, creando qualche instabilità passeggera in determinati segmenti di mercato e in alcune aree geografiche del mercato globale».

Dinamiche differenziate tra grandi e piccoli

Il 2024, quindi, ha proseguito, «si può pertanto identificare come un anno caratterizzato da una normalizzazione della crescita del settore (a seguito del lungo ciclo di forte sviluppo del mercato) e da una più evidente differenziazione delle dinamiche fra prodotti luxury e piccola nautica. Quest’ultima, nello specifico, sta registrando incertezze, causate dalla presenza su alcuni mercati di elevati stock di unità da diporto, che vanno a interferire con la vendita dei nuovi modelli di taluni segmenti dimensionali».

Le prospettive per l’anno nautico in corso, ha proseguito Pagani, «a livello di industria italiana, restano comunque complessivamente positive. E non è poco, considerando gli attuali difficili scenari congiunturali esterni, con gli ancora troppo elevati tassi d’interesse, le difficoltà di accesso al credito, le crescenti tensioni geopolitiche internazionali e l’attesa per i risultati delle elezioni che stanno portando ai nuovi assetti governativi in Europa e negli Usa».

Quattrocento operazioni di m&a

Nel corso dell’evento è emerso che, dal 2021 al 2023, il mercato nautico ha assistito a circa 400 operazioni di m&a, concentrate prevalentemente nei segmenti a valle della catena del valore (57% circa) e avvenute principalmente in Nord America (58% circa). Circa il 60% di queste sono state portate avanti da operatori del settore nautico, mentre gli investitori finanziari hanno contribuito per circa il 20%, segnando un leggero aumento rispetto al periodo precedente (+3%). In Italia si registrano, invece, 30 operazioni di m&a, di cui il 50% circa relativo alla componentistica e agli accessori nautici, mentre il 40% circa riguarda cantieri attivi nella costruzione di imbarcazioni.

Fonte: Il Sole 24 Ore