Consumo di risorse, l’Overshoot Day quest’anno cade il primo agosto

In qualche Paese è già scattato, in qualche altro è solo una questione di giorni o mesi e il conto alla rovescia è iniziato. Si tratta dell’Overshoot Day, ossia l’inizio del deficit ecologico a livello globale. Il giorno del cosiddetto “Superamento Terrestre”, quando inizia il periodo in cui la domanda di risorse e servizi ecologici da parte dell’umanità supera l’offerta di risorse che la Terra è in grado di rigenerare nell’anno. «Viviamo e consumiamo con una mentalità focalizzata sul “qui ed ora” – sottolinea Roberto Grossi, vicedirettore di Etica Sgr -. A dimostrarlo anche quest’anno la data dell’Earth Overshoot Day che segna il termine entro cui abbiamo utilizzato tutte le risorse naturali che gli ecosistemi del pianeta possono rigenerare in un anno e iniziamo ad indebitarci con il nostro futuro». A fare una media sulle date in cui è scattato l’Overshoot Day, come sottolineano da Etica Sgr, viene fuori il primo agosto.

Come si calcola

La data si calcola dividendo la quantità di risorse ecologiche che la Terra è in grado di generare in un anno per la domanda di risorse che l’umanità richiede per quell’anno, moltiplicato per 365.

In questo scenario a incidere non è solo la fine delle risorse disponibili ma anche il superamento della soglia di immissione di CO2, ovvero il momento in cui i gas climalteranti rilasciati nell’atmosfera eccedono la capacità degli ecosistemi di assorbirli. Situazioni che ci vedono in debito rispetto all’ambiente e che impongono un cambiamento.

Il primo agosto

«Nel 2024, la data ricade il primo agosto, un giorno in meno rispetto al 2023. Da questo momento fino alla fine dell’anno, inizieremo a prendere in prestito le risorse dalle prossime generazioni – prosegue Grossi -. Etica Sgr, in qualità di investitore responsabile, è convinta che solo con un impegno congiunto di tutti gli attori economici e investimenti consapevoli sia possibile proteggere le risorse naturali per le future generazioni. Per questo riteniamo fondamentale agire ora, adottando pratiche sostenibili e promuovendo politiche che incentivino la riduzione dell’impatto ambientale, sostenendo progetti e imprese che pongano al centro del loro operato la salvaguardia del pianeta».

L’Italia comunque, e seppure di poco, migliora giacché, come sottolinea il Global Footprint Network (l’organizzazione di ricerca internazionale che calcola ogni anno l’Overshoot day), ha visto il suo giorno il 19 maggio, un giorno in più rispetto al 2023 e quattro in più rispetto al 15 maggio del 2022. Numeri che fanno salire l’Italia a metà classifica.

Fonte: Il Sole 24 Ore