In Toscana bandi per oltre 118 milioni di euro per transizione green e R&S

Dopo il bando aperto dalla Regione Toscana nel gennaio scorso che, grazie a 125 milioni di risorse del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) 2021-2027, ha finanziato 878 progetti di ricerca e sviluppo di micro, piccole, medie e grandi imprese favorendo l’introduzione di tecnologie avanzate e la transizione ecologica, è in arrivo un altro pacchetto di nove bandi (tutti gestiti dalla società regionale Sviluppo Toscana) destinati a rafforzare la competitività del sistema produttivo regionale. Le risorse complessive in questo caso sono 118,8 milioni di euro, sempre nella programmazione Fesr 2021-2027.

Investimenti produttivi per la transizione green

Il bando più corposo, 40 milioni di euro, sostiene gli investimenti produttivi (ampliamento, diversificazione, consolidamento del sistema produttivo, processi di transizione ecologica, tecnologica e digitale), d’importo compreso tra 70mila euro e cinque milioni, delle imprese di qualunque dimensione, attraverso l’agevolazione dell’accesso al credito. La misura prevede sovvenzioni a fondo perduto per abbattere gli interessi e i costi delle garanzie sui prestiti, nell’ambito della linea di credito creata per la Toscana dalla Bei, la Banca europea per gli Investimenti. Sono previste due sovvenzioni: una in conto interessi (fino al 90% per i progetti green, dalla lotta al cambiamento climatico all’efficientamento energetico fino ai processi di economia circolare, e fino all’80% per gli altri); e una in conto commissioni di garanzia (1,5% del finanziamento garantito e riassicurato per un importo massimo di 12mila euro), in abbinamento alla garanzia attraverso la riassicurazione del finanziamento alla sezione speciale Regione Toscana del Fondo di garanzia per le Pmi. Una misura analoga, per finalità, tipo e entità di aiuto, è riservata alle imprese del settore turistico con una dotazione di 11 milioni di euro.

Un altro bando (in fase di approfondimento, segnala la Regione) sempre da 40 milioni di euro finanzierà gli investimenti produttivi delle imprese intenzionate a realizzare piccoli progetti che vanno da 10mila a 50mila euro, prevedendo agevolazioni per l’accesso al credito sempre attraverso l’abbinamento tra sovvenzioni per l’abbattimento degli interessi e dei costi della garanzia sui finanziamenti concessi. Due le linee previste: la linea A, dedicata alla creazione di impresa giovanile, femminile o destinataria di ammortizzatori sociali (si arriva ad abbattere interessi e costi di garanzia del 100%); la linea B, rivolta alle altre imprese (si abbattono gli interessi fino all’80-90% e il costo della garanzia dell’1,5%). Abbinato a questo c’è la garanzia attraverso la riassicurazione del finanziamento. Prevista una riserva di circa 4,5 milioni di euro per le realtà che operano nelle aree interne. Per questi tre bandi verranno lanciati avvisi pubblici per individuare sia i soggetti finanziatori che quelli autorizzati a rilasciare le garanzie.

“Toscana diffusa”

L’intento ribadito dal presidente della Regione, Eugenio Giani, è puntare a diffondere l’imprenditorialità al di fuori dei grandi centri, in quella che definisce Toscana diffusa: dunque le risorse europee, in quest’ottica, dovranno servire non tanto a rafforzare filiere o distretti industriali esistenti e consolidati, quanto ad allargare la piccola impresa nelle aree interne e meno sviluppate.

Ricerca & Sviluppo

Infine gli altri bandi in arrivo in Toscana nei prossimi mesi sosterranno ancora gli investimenti in ricerca e sviluppo delle imprese, con 14 milioni di euro per concedere sovvenzioni a fondo perduto per l’abbattimento degli interessi su prestiti erogati nell’ambito della provvista Bei; e sosterranno l’innovazione digitale delle piccole e medie imprese situate nei borghi (quattro milioni di euro), delle cooperative di comunità (tre milioni di euro) e dei centri commerciali naturali (quattro milioni), attraverso contributi a fondo perduto che possono arrivare al 60-80% dei progetti che valgono da 20-30mila euro a 150-200mila. Infine, il bando startup innovative sosterrà la nascita di imprese innovative e il consolidamento di quelle esistenti: 2,8 milioni la dotazione per concedere contributi in conto capitale pari al 90% dell’investimento ammissibile, di cui 5% in servizi reali.

Fonte: Il Sole 24 Ore