Inps: la spesa per le pensioni su del 7,4%, crolla del 16% l’impegno sul reddito di cittadinanza

La spesa dell’Inps per le pensioni nel 2023 ha raggiunto quota 304,14 miliardi con una crescita di 20,890 miliardi sull’anno precedente (+7,4%). Le pensioni complessivamente liquidate nell’anno sono state 837.399, in calo rispetto alle 876.024 dell’anno precedente. Nell’anno è diminuita soprattutto la spesa per il Reddito di cittadinanza, grazie alla stretta sui cosiddetti occupabili che ha limitato a sette mesi il periodo nel quale si poteva avere il sussidio nel caso non si avessero in famiglia componenti minori, disabili, over 60 o in una situazione di disagio accertato. Nel 2023 per il Reddito e la Pensione di cittadinanza sono stati spesi 6.688 milioni con una riduzione del 16,86%, pari a 1.350 milioni, rispetto al 2022. Il quadro generale è stato delineato dal Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’istituto, che ha presentato il rendiconto economico segnalando un aumento consistente della spesa per pensioni per l’anno (+7,4%), ma quasi interamente legato alla rivalutazione rispetto all’inflazione registrata nel 2022. Conti in equilibrio per l’Inps che ha chiuso il 2023 con un risultato economico di esercizio positivo per 2,063 miliardi.

Aumento della spesa per le pensioni legato alla rivalutazione rispetto all’inflazione registrata nel 2022

Il Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’istituto ha presentato il rendiconto economico segnalando un aumento consistente della spesa per pensioni per l’anno (+7,4%), ma quasi interamente legato alla rivalutazione rispetto all’inflazione registrata nel 2022. Il bilancio è stato valutato come un “bicchiere mezzo pieno” dal sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon, che non ha chiuso completamente la porta alla possibilità di un nuovo intervento sulla previdenza parlando della necessità di una riforma stabile che si combini però con la sostenibilità dei conti.

Invariate le spese per l’inclusione sociale

Le spese per l’inclusione sociale nel complesso sono rimaste sostanzialmente invariate (+0,3 miliardi) ma con un calo di 1,35 miliardi del Rdc e un aumento di 1,08 miliardi per le prestazioni di invalidità civile. Il bilancio 2023 dell’Inps si chiude con un saldo della gestione finanziaria di competenza di 12,18 miliardi di euro, con un risultato economico di esercizio positivo per 2,063 miliardi e con un avanzo patrimoniale netto che passa da 23.22 a 29,78 miliardi. I valori sono positivi ma inferiori all’esercizio 2022 (con un calo di 5,083 miliardi) mentre restano superiori al 2021 e alle previsioni assestate 2023.

«Il Rendiconto 2023 – ha spiegato il presidente del Civ, Roberto Ghiselli – evidenzia un risultato importante per l’Istituto e rappresenta un ulteriore elemento che attesta l’equilibrio del sistema previdenziale pubblico italiano. È importante – ha concluso -che gli attori della policy scelgano una coerente strategia per farvi fronte, per garantire una prospettiva di stabilità e sostenibilità del sistema da un punto di vista economico e sociale, attraverso politiche di sostegno allo sviluppo di qualità del tessuto produttivo e dell’occupazione, che possano incidere positivamente sui principali fattori di stabilità del sistema previdenziale a cominciare dalla crescita delle retribuzioni e dal conseguente gettito contributivo».

Fonte: Il Sole 24 Ore