Persone scomparse, Pellizzari: fondamentale avviare subito le ricerche

Scomparsi nel nulla. Ogni giorno in Italia spariscono in media 80 persone, 13 in più del 2022. Un trend in crescita, come illustra la Relazione 2023 del Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse, il prefetto Maria Luisa Pellizzari. E per la famiglia il tempo si ferma. Resta sospeso in un’attesa fatta di dolore, sgomento e speranza. E per chi resta c’è anche il problema della gestione patrimoniale dello scomparso, del quale si occupa un disegno di legge all’esame della commissione Giustizia del Senato, a prima firma Manfredi Potenti (Lega). Il ddl vuole rivedere i tempi, dimezzandoli, per la dichiarazione di morte presunta degli scomparsi (attualmente sono dieci anni per adire il tribunale).

Fondamentale iniziare tempestivamente le ricerche

«Quando qualcuno scompare non devi perdere tempo». È l’invito rivolto ai cittadini dalla campagna istituzionale del Commissario di governo che vuole sensibilizzare a iniziare tempestivamente le ricerche di persone scomparse. Dalla relazione emerge che complessivamente – fra italiani e stranieri – oltre il 70% si risolve positivamente in una settimana (10.327 su 14.159), quasi il 15% entro lo stesso giorno. Più del 50% entro tre giorni dalla denuncia di scomparsa.

Pellizzari: i più esposti sono i minorenni

«Purtroppo le fasce d’età più esposte sono quelle da 0 a 18 anni, i minorenni. E in particolare i minori stranieri non accompagnati. Voglio dare un segnale positivo e incoraggiante – sottolinea il prefetto Pellizzari – perché dalle analisi fatte nei primi sei mesi del 2024 abbiamo una diminuzione delle denunce del 10% e un miglioramento dell’indice di ritrovamento delle persone al 57 per cento. Dobbiamo aspettare il periodo estivo, che spesso fa aumentare i numeri, ma vuol dire che le nostre attività stanno iniziando a dare frutti». Un insieme di denunce immediate, ricerche tempestive, formazione mirata, diffusione di buone prassi.

Poco meno di 30mila scomparse l’anno

Nel 2023 sono state registrate 29.315 denunce di scomparsa e 14.159 ritrovamenti, il 48,3 per cento. Risultano ancora attive, dunque, 15.156 denunce, mentre sono 188 le persone ritrovate morte. Un fenomeno che interessa soprattutto gli uomini (23.458) e i giovani. Nella maggior parte dei casi – poco meno del 75% – si tratta di giovani che hanno meno di 17 anni (17.535 stranieri e 4.416 italiani). I loro allontanamenti interessano non solo il territorio nazionale, ma anche altri Paesi europei verso i quali molti giovani cercano fortuna o ricongiungimenti familiari o amicali. E proprio per rivolgersi ai giovani una azione del commissario riguarda le scuole, con interventi formativi e di sensibilizzazione sul fenomeno, per aumentare la consapevolezza sui rischi dell’allontanamento tramite il racconto di casi concreti. Le donne, invece, scompaiono meno e vengono rintracciate di più: nel 2023 il 62,9% degli scomparsi è costituito da uomini, il 37,1% da donne. Nel 2023 sono state, inoltre, rintracciate 1.163 persone scomparse negli anni precedenti.

Cosa fare quando una persona scompare

Cosa bisogna fare quando una persona scompare? «Informare immediatamente le forze di Polizia e chiamare l’112, che è il numero unico di emergenza. Basta anche una segnalazione telefonica – ricorda il commissario Pellizzari nella videointervista al Sole 24 Ore – perchè le forze di Polizia e le prefetture avviino le ricerche. Indispensabile scongiurare una modalità comportamentale antica per cui bisognerebbe aspettare 24-48 ore prima di denunciare. Assolutamente no, perchè le nostre statistiche indicano che nei primi tre giorni abbiamo più del 50% dei ritrovamenti e nella prima settimana più del 70 per cento. Quindi avviare immediatamente le indagine favorisce il ritrovamento delle persone».

Fonte: Il Sole 24 Ore