Così Trump sta cambiando il volto del partito repubblicano

Assenti anche Dan Quayle, che è stato vicepresidente sotto il padre di Bush, George H.W. Bush, e Dick Cheney, vicepresidente sotto il giovane Bush. La figlia Liz Cheney, ex membro del Congresso e uno dei principali critici repubblicani di Trump, ha preso la stessa decisione.

Non si è presentato nemmeno Mike Pence, l’ex governatore dell’Indiana che ha brevemente corso contro Trump per la nomination l’anno scorso, e che gli aveva fatto da vice nel primo mandato. Poi Mitt Romney, candidato alla presidenza del Partito Repubblicano nel 2012, ora senatore dello Utah e uno dei principali critici di Trump.

Non si è visto neanche Paul Ryan, compagno di corsa di Romney ed ex speaker della Camera, sebbene la convention si svolga nel suo Stato natale. Nessuna notizia da un altro ex speaker, John Boehner.

Il gruppo di repubblicani dell’establishment è stato un bersaglio di Trump nel corso degli anni ed è naturale che non si presentino ad una convention che supporta una figura da loro tanto detestata. Basti pensare che lunedì i delegati hanno fischiato sonoramente quando un’immagine di Mitch McConnell, leader dei Repubblicani al Senato e frequente critico di Trump, è apparsa su un maxischermo nella sala.

Secondo Gingrich, “questo dice quanto il mondo sia cambiato” e sottolinea come gli ex leader “non abbiano più potere”.

Fonte: Il Sole 24 Ore