Inflazione a +0,8% ma sulle vacanze è cinque volte di più

Prosegue la frenata dell’inflazione, ma non per le vacanze che continuano a viaggiare ad alta velocità con prezzi fino a cinque volte superiori a quelli dello scorso anno, come denunciano le associazioni dei consumatori. A fotografare l’andamento dei prezzi è l’Istat, che a maggio vede una crescita dello 0,1% su mese e lo 0,8% sull’anno. Rallenta ancora anche il carrello della spesa, che su base annua passa da +1,2% da +1,8%, e l’inflazione di fondo, a 1,9% dal 2%. “A giugno l’inflazione si mantiene sullo stesso livello dei due mesi precedenti (+0,8%) – rilevano gli esperti dell’Istituto – La stabilizzazione del ritmo di crescita si deve principalmente al venir meno delle tensioni sui prezzi dei Beni alimentari non lavorati (+0,3% da +2,2% di maggio), i cui effetti compensano l’attenuazione delle spinte deflazionistiche provenienti dal settore energetico, dove i prezzi tendono a risalire, pur restando su valori ampiamente negativi (-8,6% da -11,6% del mese precedente)”.

Le differenze dei prezzi sul territorio

L’andamento dei prezzi si differenzia sul territorio nazionale. Nella classifica delle città più care stilata dall’Unione nazionale consumatori sale sul podio Siena, che, con l’inflazione più alta, +2,6%, registra anche la maggior spesa aggiuntiva su base annua, equivalente a 663 euro. Medaglia d’argento per Pisa, dove il 4° più alto rialzo dei prezzi, +1,6%, determina un incremento di spesa annuo pari a 408 euro a famiglia. Medaglia di bronzo per Benevento che con la seconda maggiore inflazione del Paese, +1,9%, ha una spesa supplementare pari a 406 euro annui per una famiglia media.

I prezzi delle vacanze

Ma a preoccupare le associazioni dei consumatori sono soprattutto i prezzi delle vacanze, che – denuncia sempre l’Unc – decollano del 4,2% su base annua: “vuol dire che una coppia con due figli spenderà 103 euro in più su base annua per fronteggiare i rincari di alberghi e ristoranti, una coppia con 1 figlio pagherà 93 euro in più rispetto alla scorsa estate”, calcola il presidente Massimo Dona. Per il Codacons i pacchetti vacanza rincarano a giugno del 20,5% su base annua, alberghi, motel, pensioni hanno aumentato le tariffe del 5,1%, i villaggi vacanza e i campeggi del 6%, i servizi di alloggio in altre strutture del 7,2%. Spostarsi in treno costa il 9,3% in più, autobus e pullman +3,9%, mentre i voli aerei nazionali sono rincarati in un solo mese del +25,2%, +13,3% i voli intercontinentali.

L’allarme del Fmi sui prezzi

Un allarme, su scala mondiale, arriva anche dal Fmi, che teme la frenata della discesa dell’inflazione a causa della più forte pressione dei prezzi dei servizi e al rialzo di quelli delle materie prime nelle economie avanzate, una situazione che potrebbe rallentare la discesa dei tassi di interesse. Intanto, gli economisti di Washington confermano le proprie previsioni per la crescita del Pil italiano nel 2024, allo 0,7%, mentre rivedono al rialzo dallo 0,7% allo 0,9% quelle del 2025.

Fonte: Il Sole 24 Ore