Xi Jinping chiede “incrollabile fede”, ma la Cina del Terzo Plenum testa il mercato
Il conclave rosso è al lavoro per trovare un nuovo modello di sviluppo, il presidente Xi Jinping nel discorso ai delegati chiede professione di fede assoluta ma Corporate China testa i mercati, il Tesoro lancerà il 24 luglio un bond a un anno miliardario.
Chi meglio degli investitori può validare le decisioni di politica economica in cantiere? Il grande riformatore Xi Jinping è l’autore delle oltre duemila decisioni dell’ultimo decennio così lo descrivono i media ufficiali. Al Comitato centrale in plenaria ora chiede compattezza e fedeltà all’opera di riforme avviata nell’ultimo decennio.
Le riforme ineludibili
A inizio settimana, ricordiamo, la Banca centrale ha sostenuto la liquidità del sistema con una manovra forte, la più significativa da gennaio. Questo, però, è il tempo della pianificazione. Al Terzo plenum cinese Xi Jinping ha chiesto apertamente di mostrare “incrollabile fede” nel piano di riforme. Un segnale di continuità, nonostante le crescenti sfide in patria e all’estero.
Xi Jinping, definito nei giorni scorsi dai media ufficiali un “supremo riformista”, ha chiesto al Partito di confidare nella sua grande strategia, nonostante le banche d’investimento internazionali abbiano tagliato le loro previsioni di crescita della Cina.
Il Terzo Plenum determinerà il piano di sviluppo del Paese per i prossimi cinque-dieci anni.
Nel secondo trimestre si è registrata una crescita debole, del 4,7%, Goldman Sachs ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita annuale della seconda economia più grande del mondo. Il possibile ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca non è un buon segnale per Pechino, anche l’Unione Europea ha aumentato la pressione.
La risposta cinese è “Mantenere la fiducia in se stessi e l’autosufficienza”.
Ovviamente il partito deve tenere d’occhio il sentimento pubblico, perchè cresce il malcontento per l’indebolimento dell’economia.
Fonte: Il Sole 24 Ore