Thailandia: 6 morti in hotel, tracce cianuro su tazze e in autopsie

Emerge con il passare delle ore un quadro sempre più chiaro del movente che ha portato al pluriomicidio in un hotel di lusso di Bangkok, dove ieri sono stati trovati i corpi senza vita di sei stranieri, presumibilmente avvelenati col cianuro da uno di loro per una questione di debiti: la polizia ha reso noto oggi infatti che due delle vittime avevano prestato ad una terza “decine di milioni di baht thailandesi” a scopo di investimento. Lo riportano i media internazionali.

La cifra esatta in ballo non è stata resa nota, nè si conosce al momento che fine abbiano fatto i soldi, ma 10 milioni di baht thailandesi equivalgono al cambio odierno a circa 255mila euro.

Gli inquirenti ritengono che i sei fossero morti da 24 ore quando i loro corpi sono stati trovati ieri sera in una camera dell’hotel Grand Hyatt Erawan della capitale.

In una conferenza stampa tenuta oggi, il vice capo della polizia di Bangkok, Noppassin Poonsawat, ha detto che il gruppo si era registrato nell’hotel separatamente durante il fine settimana e gli erano state assegnate cinque camere, quattro al settimo piano e una al quinto. Il check-out era previsto per lunedì.

Quattro delle vittime erano cittadini vietnamiti: la 46enne Thi Nguyen Phuong, suo marito Hong Pham Thanh (49enne), la 47enne Thi Nguyen Phuong Lan e il 37enne Dinh Tran Phu. Gli altri due erano cittadini americani, la 56enne Sherine Chong e il 55enne Dang Hung. E’ merso inoltre che la prenotazione era stata fatta per sette persone, ma solo cinque hanno fatto il check-in. Secondo l’Ufficio immigrazione thailandese, la settima persona è tornata nel suo Paese il 10 luglio. Lunedì pomeriggio tutti e sei si erano riuniti nella camera al quinto piano ed avevano ordinato cibo e tè, che era stato consegnato intorno alle 14:00 ora locale (le 9:00 in Italia), quando nella stanza c’era solo Sherine Chong.

Fonte: Il Sole 24 Ore