Dazn verso la nuova stagione, fra adeguamento dei prezzi e riorganizzazione interna

«L’Italia è un Paese centrale nella strategia di Dazn. Grazie a risultati solidi sta dando un contributo fondamentale alla crescita globale del gruppo». Il quale, peraltro, «nel 2024 raggiungerà la profittabilità».

Shay Segev, ceo di Dazn Group, era presente mercoledì 17 luglio alla presentazione della nuova stagione della piattaforma. E il suo, in fondo, era un annuncio non del tutto immaginabile visto che nel 2022, ultimo anno disponibile con i numeri emersi dal bilancio depositato in Uk, Dazn ha chiuso i conti con una perdita sopra al miliardo (1,14 miliardi di euro). Certo, rosso inferiore del 46% rispetto ai 2,13 miliardi di euro circa persi nel 2021, ma anche fatturato cresciuto del 41% a quota 2,2 miliardi di dollari (circa due miliardi di euro). Si trattava del 2022. Ora già dall’ultimo trimestre del 2024 è attesa la profittabilità, «a otto anni dalla nostra nascita» ha confermato il ceo.

La nota di Fnsi e Alg sugli esuberi dei giornalisti

In quelle stesse ore veniva diffusa la nota della Fnsi e Alg, solidali con il comitato di redazione di Dazn che scriveva questo: «Dazn lancia oggi il nuovo ciclo di diritti televisivi della Serie A. Allo stesso tempo, però, l’azienda prosegue nella sua iniziativa, annunciata a fine maggio, di liberarsi di 14 dei 32 giornalisti presenti in azienda. È stato aperto un tavolo sindacale per cercare di gestire la questione nel modo meno traumatico possibile e il ceo, Stefano Azzi, ha dichiarato ai media che Dazn non ricorrerà allo strumento dei licenziamenti. La redazione giornalistica, tuttavia, non ritiene la decisione di rinunciare a 14 giornalisti compatibile con il nuovo piano editoriale di Dazn».

La piattaforma, che ha come azionista di riferimento il magnate Len Blavatnik con la sua Access Industries, si avvia su questo doppio binario all’avvio della nuova stagione di Serie A, la prima del nuovo ciclo quinquennale che vedrà, come nel precedente ciclo triennale appena concluso, Dazn come pivot del massimo campionato. Dazn trasmetterà tutte le 10 partite del campionato, ogni settimana. Sky ne trasmetterà 3 a settimana in co-esclusiva.

Investimento di 700 milioni annui per la Serie A

L’investimento necessario per Dazn per assicurarsi i diritti è stato di 700 milioni l’anno (con in più un meccanismo di revenue sharing con la Lega Serie A al superamento di determinate soglie di abbonamenti). E in questa occasione non ci sono stati neanche i poco più di 390 milioni che Tim aveva messo sul piatto.

Fonte: Il Sole 24 Ore