Neet, in città quasi 9 giovani su 10 lavorano in nero

Il 65,3% dei Neet nelle aree urbane ha diploma o laurea

Emergono anche significative differenze educative tra la popolazione urbana e quella rurale. Solo il 9,6% dei Neet nelle aree rurali possiede una laurea o un diploma accademico, contro il 65,3% nelle aree urbane, il dato sottolinea una «marcata disparità nell’accesso all’istruzione superiore tra le diverse aree del Paese».

Anche le motivazioni per la condizione di Neet variano. Una quota consistente di intervistati descrivono la loro esperienza come una «pausa sabbatica» (29,9%), ma la percentuale è più alta nelle aree metropolitane (39,7%). Altri motivi includono la necessità di collaborare al sostegno familiare (20,5%) o la disponibilità di risorse finanziarie (13%). La sfiducia nel mercato del lavoro e i carichi familiari sono motivi prevalenti nelle aree interne.

Oltre un quinto non si attiva per sfiducia

Su versante della formazione, una quota consistente di Neet desidera svolgere attività legate al proprio percorso di studio (42,6%) o apprendere un mestiere (37,8%). Molti, però, non perseguono tali attività per scelta di un periodo «sabbatico» (33%%) o sfiducia nel trovare un percorso formativo (21,4%).

Il 45% dei Neet intervistati attribuisce la responsabilità della propria condizione principalmente all’offerta di lavoro (soprattutto nelle aree metropolitane), una quota rilevante a se stessi (30,4%, soprattutto nelle aree interne).

I Neet delle aree metropolitane hanno maggiori interazioni sociali quotidiane rispetto ai loro omologhi delle aree interne: il 72,5% nelle aree metropolitane incontra gruppi di pari quasi ogni giorno, rispetto al 53,2% nelle aree interne. Analoghe differenze si registrano nell’attività sportiva quotidiana (59,3% contro 34%) e nel tempo trascorso giocando ai videogiochi (58,8% contro 35%).

Fonte: Il Sole 24 Ore