India, occupazione e zone rurali: il governo Modi presenta la legge di bilancio

Dal nostro corrispondente

NEW DELHI – Il terzo governo Modi ha presentato martedì la sua prima Legge di bilancio da quando il partito del premier non ha più la maggioranza assoluta in Parlamento. Come era facile prevedere il budget contiene misure rivolte all’occupazione, allo sviluppo di quelle zone rurali che nelle ultime elezioni hanno voltato le spalle alla maggioranza e a un paio di Stati politicamente cruciali per la tenuta della maggioranza.

Nel presentare il documento, la ministra delle Finanze Nirmala Sitharaman ha spiegato che nei prossimi cinque anni verrà stanziato l’equivalente di 24 miliardi di dollari per stimolare la creazione di nuovi posti di lavoro e nei prossimi 12 mesi gli investimenti nelle regioni rurali del Paese ammonteranno a circa 32 miliardi di dollari. Nonostante le spese – e in parte grazie a un ricco dividendo staccato dalla Reserve Bank of India e alle entrate fiscali in aumento – l’esecutivo mira a consolidare anche le finanze pubbliche, portando il deficit al 4,9%, in calo rispetto al previsto 5,1 per cento.

Il primo budget del Modi ter ribadisce anche la centralità degli investimenti in infrastrutture nella politica economica del governo con un occhio di riguardo per due Stati – il Bihar e l’Andhra Pradesh – che sono fondamentali negli equilibri su cui si regge il governo. I due Stati sono governati dai leader di due partiti locali i cui parlamentari nazionali sono indispensabili alla maggioranza di governo. La ministra delle Finanze ha anche spiegato che Bihar e Andhra Pradesh saranno aiutati dal governo centrale nell’intercettare i prestiti offerti dalle istituzioni multilaterali.

La Legge di bilancio mira anche a riequilibrare almeno in piccola parte le forti disuguaglianze che hanno caratterizzato l’ormai pluridecennale boom economico del Paese. La tassazione sui capital gain è destinata a salire. Nel caso delle plusvalenze generate dalla vendita di titoli detenuti per meno di un anno, passa dal 15 al 20 per cento. Nel caso di quelli posseduti più a lungo di 12 mesi passerà dal 10 al 12,5 per cento.

Fonte: Il Sole 24 Ore