Il Ddl concorrenza torna in Cdm, ma c’è il nodo pedaggi autostradali

Il disegno di legge sulla concorrenza torna a palazzo Chigi. È il primo punto all’ordine del giorno del consiglio dei ministri odierno. La “riflessione” necessaria su alcuni punti, a partire dalla riforma di autostrade e pedaggi, che aveva impedito l’approvazione del testo lunedì sarebbe in via di conclusione. Il vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, lo ha annunciato intervenendo sulla tv del Triveneto Antenna 3. L’obiettivo resta lo stesso: tariffe più omogenee sul territorio nazionale e interventi di manutenzione e ammodernamento garantiti, senza stangate per gli automobilisti al casello, eventualmente spalmando su più anni i costi delle manutenzioni straordinarie. «Siamo al lavoro – ha detto Salvini – per limitare l’aumento dei pedaggi, soprattutto su alcune strade».

Il rischio contenziosi con Bruxelles

Il punto è come farlo senza innescare nuovi contenziosi con Bruxelles. Proprio la richiesta da parte dei tecnici del ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto, durante il preconsiglio di lunedì, di approfondire questi aspetti con l’Ue aveva stoppato il percorso del ddl, non senza polemiche. Dalla Commissione europea sarebbero emerse infatti resistenze rispetto all’ipotesi di creare una tariffa autostradale unica e un fondo pubblico dove raccogliere i pedaggi per poi distribuirli. Un meccanismo che avrebbe potuto pesare sui conti pubblici.

Il tavolo di confronto chiesto dai concessionari

Studiando le possibili soluzioni, Salvini ha ricevuto al ministero anche i rappresentanti dei concessionari di autostrade. In una lettera – anticipata dal Messaggero – la loro associazione, Aiscat, lamenta circostanze “eccezionali”, con l’aumento dei costi di gestione per la stretta sulla sicurezza dopo il crollo del ponte Morandi e il blocco dei pedaggi, che sarebbero saliti in media dello 0,85% annuo nell’ultimo triennio, molto meno dell’inflazione. Le imprese hanno chiesto un tavolo di confronto e proposto alcune soluzioni a partire da una proroga tecnica della durata delle concessioni.

Legge sulla concorrenza tra gli obiettivi per la settima rata del Pnrr

I tempi per il ddl stringono, perché la legge annuale sulla concorrenza è uno dei 69 obiettivi da raggiungere entro la fine dell’anno per ottenere la settima rata del Pnrr, che vale oltre 18 miliardi di euro. E la legge, secondo il piano, deve prevedere misure sulle autostrade, in particolare con lo stop ai rinnovi automatici delle concessioni.

Gli altri contenuti del provvedimento

Altri aspetti di punta del provvedimento sono la portabilità dei dati delle scatole nere delle auto per le assicurazioni, la disciplina dei dehors con i tavolini all’aperto di bar e ristoranti e modifiche al regime sanzionatorio per i noleggi con conducente (Ncc) con più proporzionalità. Arrivano anche obblighi di trasparenza per i produttori per evitare la shrinkflation, cioè la riduzione delle quantità dei prodotti nelle confezioni allo stesso prezzo.

Fonte: Il Sole 24 Ore