Olimpiadi, ultima Cena Queer: a Parigi l’oro delle polemiche

Fantastica e geniale. O kitsch e blasfema. Mai una cerimonia d’apertura delle Olimpiadi aveva fatto parlare tanto di sè, all’indomani, come quella delle Olimpiadi 2024. Un inno all’amore vibrante e inclusivo nelle intenzioni, ma che ha diviso il mondo. Parigi ha usato l’autoironia e ha scelto di andare oltre ogni stereotipo. Anche troppo oltre, secondo la Chiesa di Francia da una parte e il presidente di turno dell’Ue, Viktor Orban dall’altra.

Audience mondiale da un miliardo di telespettatori

Di “genio creativo” dell’ideatore Thomas Jolly parlano non solo Emmanuel Macron, convinto che i «francesi vadano orgogliosi dello spettacolo delle cerimonia», ma anche il New York Times. Perchè le quattro ore di spettacolo “en plein air” hanno avuto lo stesso effetto degli impressionisti nell’800: tantissimi applausi, e altrettanto scandalo. In attesa di cifre definitive, i dati presunti dell’audience mondiale sfiorano il miliardo di telespettatori. Tutti hanno visto la Francia scherzare sui suoi topi nei sotterranei, su Maria Antonietta con la testa staccata sottobraccio, sulla Banda della Repubblica che suona e balla di fronte alla tomba di Napoleone il pop franco-maliano di Aya Nakamura. «Non ci siamo mai divertiti tanto», ha raccontato il direttore dei musicanti col pennacchio, orgoglio di Francia e della sua tradizione militare.

Le critiche dei vescovi francesi

Non altrettanto possono dire i vescovi cattolici, a giudicare dall’inconsueta nota del giorno dopo della conferenza episcopale francese che parla di «meravigliosi momenti di gioia» ma condanna «le scene che deridono il cristianesimo». Il riferimento è al quadro della “festività” con scena che rimanda all’Ultima Cena di Leonardo, ma con protagoniste le Drag Queens Paloma e Piche, modelle trans, e un Dioniso seminudo. Non è dato sapere se sia questa la scena oscurata dalla tv del Marocco, come sottolinea “Le Parisien” citando gli internauti di Casablanca. «Non siamo in grado di dire se ci sono state censure tv in giro per il mondo», si limita a dire il Cio, comunque felice di una cerimonia che aggiunge un altro mattone alla storia dell’olimpismo.

Orban e Salvini all’attacco

All’attacco vanno Viktor Orban, la destra francese, Matteo Salvini. Il presidente ungherese, nel suo semestre di presidenza Ue, parla di «vuoto morale» dell’Occidente per la celebrazione dei diritti Lgbtq+ e della multietnicità nella notte di Parigi. Il leader della Lega non fa giri di parole, e parla di «francesi squallidi». Ma anche a Parigi la cerimonia è occasione di polemica interna: la gauche che parla di «schiaffo all’oscurantismo», la destra di «vergogna».

Jolly: in Francia abbiamo diritto di amarci come vogliamo

Non si scompone, anzi esulta, Thomas Jolly, “genio creativo” dello spettacolo tra la Senna e il Trocadero. «Non volevo scioccare nessuno, e non ho rappresentato nulla di eversivo – ha detto facendo il punto della serata e rispondendo alle critiche – In Francia abbiamo il diritto di amarci, come vogliamo e con chi vogliamo. E abbiamo il diritto di credere o non credere. In Francia, abbiamo molti diritti». E le idee rappresentate «sono semplicemente idee Repubblicane». Ovvero laiche e inclusive.

Fonte: Il Sole 24 Ore