Paralimpiadi, con il nuoto e il taekwondo l’Italia va ancora sul podio
Le nove medaglie di ieri hanno illuminato l’apertura delle Paralimpiadi per la delegazione italiana, che nella seconda giornata di gare a Parigi ha fatto ancora bottino, anche se meno ricco, sempre grazie al nuoto, con tre medaglie, e con il primo storico podio ottenuto nel taekwondo.
Nella piscina della Defense Arena, ha dato il ’la’ la lombarda Monica Boggioni che ha centrato la doppietta conquistando, dopo il bronzo di ieri nei 200, ancora un terzo posto nei 100 stile libero S5, ripetendo così il doppio bronzo di Tokyo. A brillare, poco dopo è arrivato l’oro di Stefano Raimondi nei 100 rana Sb9, conferma del titolo conquistato a Tokyo, mentre ha raggiunto un altro bronzo Carlotta Gilli. La 23enne torinese, dopo l’oro nei 100 farfalla, ha chiuso terza nei 100 dorso S13.
Al Grand Palais, ha fatto la storia il palermitano Antonino Bossolo, che ha conquistato il bronzo nel taekwondo K44-63kg. L’azzurro ha avuto la meglio per 18-13 sull’israeliano Adnan Milad, numero 8 al mondo, rimontando con una serie di colpi nei secondi finali. Un risultato emozionante per Bossolo – cui hanno assistito la moglie e il figlio, oltre al presidente del Cip, Luca Pancalli – e un riscatto dopo il ko subito all’ultimo istante contro Bolor-Endene Ganbat, n.2 al mondo, nella semifinale per l’oro.
Grandi emozioni anche dalla piscina, dove la squadra italiana ha portato il medagliere a tre ori, due argenti e sei bronzi. «Anche se le due medaglie finora conquistate sono le stesse di Tokyo, sono felice perché è difficile riconfermarsi, e il contesto, le avversarie, i tempi, sono tutti diversi – ha dichiarato Boggioni -. Sono abbastanza contenta, mancano ancora tante gare». Quanto a Gilli, dopo l’oro di ieri si è detta comunque soddisfatta: «Il mio obiettivo era vincere il bronzo, sapevo che le prime due erano più forti».
Entusiasta della sua prova Raimondi: «La volevo questa medaglia, a tutti i costi, e l’ho cercata fin dai primi metri, forse un po’ troppo, infatti gli ultimi 25-15 metri non ne avevo più – ha spiegato l’azzurro, che nella prima parte di gara aveva un ritmo da record del mondo -. Rabbia per il quarto posto di ieri per un solo centesimo? No, mi ha dato più consapevolezza, oggi sapevo di avere tutti i mezzi per vincere o comunque giocarmela», ha concluso.
Fonte: Il Sole 24 Ore