All’ombra del paradiso – Il Sole 24 ORE

Thandi ha quindici anni e sta per annegare nel porticciolo all’estuario di un fiume nel villaggio di pescatori dove è nata. Non sa nuotare, è entrata in acqua cercando di sottrarsi alle domande di Charles, un suo coetaneo, e allo stesso tempo con la speranza di essere da lui raggiunta. Alle sue spalle lo scheletro imponente di un albergo in costruzione. Il giovane, quando si rende conto che il mare la sta portando via, si tuffa per salvarla.

I giamaicani chiamano questo pericoloso tratto di costa ormai preda degli immobiliaristi «Heidi in Dolce Attesa»: secondo la leggenda una schiava chiamata Heidi vi si era annegata dopo aver scoperto di aspettare un figlio dal padrone. Cosa è cambiato oggi per le ragazze giamaicane nere e povere? Se lo chiede spesso chi legge Here come the sun, magistrale romanzo di esordio di Nicole Denis-Benn, nata a Kingston nel 1982.

La piccola Thandi, una delle protagoniste, sa di dover girare al largo dagli uomini, e non solo perché sua madre Delores le ripete sempre che i maschi dalle femmine vogliono una sola cosa (aggiungendo poi che pertanto deve pretendere qualcosa in cambio, e stare lontana dagli straccioni come Charles): c’è qualcosa che la madre non sa, che non ha confessato a nessuno (lo dirà un giorno a Charles, facendo precipitare gli eventi). Ogni mattina Delores parte presto per andare al mercato a vendere souvenirs ai turisti. Anche sua sorella Margot la si vede poco: lavora in un resort e per pagarle la scuola, a insaputa di tutti, o quasi, la notte resta con i clienti. Entrambe da Thandi si aspettano molto di più di un matrimonio di convenienza: vogliono diventi medico e le riscatti. In lei proiettano sogni e speranze fragilissimi, che altrimenti non sarebbe loro più concesso avere, e che, nonostante la sagacia di Margot, in ogni momento rischiano di scomparire. Aspettative sempre in bilico, cui rimane avvinto anche chi legge.

Né Delores né Margot, infatti, hanno chiesto il parere di Thandi, che si barcamena come può. Studia, ha ottimi voti, ma non vuole fare il medico, vuole essere un’artista. È proprio disegnandolo, del resto, che si è innamorata di Charles. Un amore osteggiato non solo dalla madre: i ragazzi del villaggio la lasciano in disparte, la sua parlata epurata dal patois, i modi controllati, la divisa sempre impeccabile fanno pensar loro che lei li disprezzi, tanto s’impegna per allontanarsi dalla sua classe sociale. Anche nella scuola di suore per ricchi Thandi resta sola: le compagne la evitano, la sua pelle troppo scura trasuda afflizione e povertà.

Con le sue tre protagoniste disperate e determinate a stare a galla e a divenire in qualche modo attrici del loro destino, Here come the sun pare sulle prime una storia di rivendicazione e di rivalsa. Ma via via che la trama agilmente si dipana, il paradiso caraibico si mostra per quello che è: un inferno neocoloniale dove ogni bellezza, naturale o umana, viene venduta, e così annichilisce. Nessuno vi sfugge: persino quelli che parevano personaggi positivi si trasformano, mostrando lati oscuri e sinistri, e le azioni più nobili rivelano la loro tormentata ferocia.

Fonte: Il Sole 24 Ore