Banche, con Basilea 3 sconto sulle acquisizioni degli asset manager

Le nuove regole di Basilea 3 aprono inattese opportunità di crescita alle banche europee. Non solo nel settore assicurativo, grazie agli sconti patrimoniali introdotti dal cosiddetto “danish compromise”.

Ma anche nell’asset management, a condizione che l’acquisizione venga effettuata dalla controllata assicurativa del gruppo bancario. A delineare il nuovo scenario regolamentare, con le conseguenti implicazioni per il settore, è stato ieri un dettagliato report di Mediobanca Research che, come sintetizza il Co-head Andrea Filtri, «evidenzia la potenziale apertura di nuove e più ampie frontiere dell’M&A per le banche» grazie all’applicazione di quello che gli analisti ormai definiscono come «il compromesso danese al quadrato».

Lo scatto francese

I primi a sfruttare e a beneficiare del nuovo quadro regolamentare sono stati i francesi di Bnp Paribas che da poche settimane hanno annunciato l’acquisizione da Axa di Axa Investment Managers per 5,5 miliardi di euro.

L’acquisto non è stato effettuato direttamente da Bnp né da Bnp Paribas Asset Management, ma dalla controllata assicurativa Bnp Cardiff. E proprio grazie alle nuove regole del danish compromise, secondo le stime di Mediobanca Research, la maxi acquisizione nell’asset management determinerà per il gruppo un assorbimento patrimoniale Cet1 di soli 25 punti base ovvero di 2 miliardi (contro i 65 punti, o 5 miliardi, di riduzione che vi sarebbero stati in caso di shopping diretto da parte di Bnp).

Un vantaggio considerevole, tanto che gli analisti sottolineano come «le banche che non sono ancora bancassicurazione, dovrebbero presto riconsiderare questa scelta” e puntare “all’acquisizione di compagnie assicurative e poi, tramite queste, acquistare asset o wealth manager con operazioni che prima delle nuove regole erano considerate infattibili a causa della eccessiva diluizione del capitale».

Fonte: Il Sole 24 Ore