Manovra, oggi i dati sulle entrate. Caccia alle risorse per finanziare le misure

Entra nel vivo il percorso di avvicinamento alla manovra. L’atteso “momento della verità” per capire se a luglio le entrate tributarie sono andate meglio del previsto è arrivato. Nel pomeriggio di oggi, giovedì 5 settembre, il ministero dell’Economia e delle Finanze comunicherà il dato delle entrate tributarie di luglio. Da lì si capirà se l’effetto sui conti potrà tradursi in un potenziale “tesoretto” utile per la legge di bilancio.

Il Piano strutturale di bilancio

Un dato cruciale anche per la definizione del Piano strutturale di bilancio, che il governo intende approvare a metà mese. Il testo va poi inviato all’Ue entro il 20 settembre. Ma se sulla data a Bruxelles c’è una certa elasticità – saranno molti Paesi ad avere difficoltà nel rispettare questa scadenza – a rendere più impegnativa la stesura del piano è il nodo delle riforme necessarie per chi, come l’Italia, intende chiedere l’allungamento del piano a 7 anni: su questo il confronto con l’Europa appare sicuramente impegnativo.

Il dialogo tra la Commissione Ue e gli Stati, spiegano a Bruxelles, è stato sino ad ora “tranquillo” rispetto alle traiettorie indicate ai singoli paesi. Un confronto più complesso c’è invece con quanti intendono chiedere l’allungamento dei piani da 4 a 7 anni, «soprattutto rispetto alle riforme che consentono l’estensione della durata dei piani e che devono garantire una maggior sostenibilità fiscale».

L’autoliquidazione di fine luglio

Il dato che viene divulgato in queste ore contiene l’autoliquidazione di fine luglio, potrebbe evidenziare un maggiore flusso rispetto al previsto. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti finora è stato prudente, in attesa proprio di vedere questo dato.

Il nodo risorse

La cornice delle risorse intanto è incerta. Sul tavolo ci sono i 2 miliardi della spending review e le risorse attese (fino ad 1 miliardo) dal taglio delle tax expenditures. Per il resto la caccia alle risorse è avviata e si muove in ogni direzione. Per alcune voci, come i possibili introiti attesi dal concordato preventivo delle partite Iva, bisogna attendere fine ottobre.

Fonte: Il Sole 24 Ore