Borsa, Europa cauta in attesa del lavoro Usa. A Milano giù le banche

(Il Sole 24 Ore Radiocor)Borse europee caute in attesa del dato sul mercato del lavoro americano, che gli investitori prevedono darà il semaforo verde definitivo al taglio dei tassi Fed nella riunione del 18 settembre e che, nel caso di una lettura deludente, potrebbe aumentare le probabilità di una sforbiciata di 50 punti base da parte della banca centrale. Eventualità a cui il mercato al momento assegna il 41% di chance, secondo le elaborazioni di Cme FedWatch. Il FTSE MIB milanese si muove così sotto la parità, in linea con gli altri indici principali. A penalizzare le quotazioni è anche il dato inferiore alle attese sulla produzione industriale tedesca, che alimenta i timori sulle condizioni dell’economia.

Tra i principali titoli milanesi, vendite sulle banche (a partire da Bper), mentre si mettono in luce Diasorin e Davide Campari .

Tornando ai dati Usa, se oggi dovesse emerge «un mercato del lavoro più debole aumenterebbe la probabilità di un taglio dei tassi più netto da parte della Federal Reserve questo mese», spiega Jeffrey Roach, capo economista di Lpl Financial. Dall’altra parte, numeri in linea con le attese sarebbero più compatibili con l’ipotesi di un soft landing dell’economia. In Europa, intanto, a luglio in Germania la produzione industriale ha registrato un calo del 2,4% mensile e del 5,3% tendenziale. Lo ha reso noto l’ufficio federale di statistica tedesco Destatis. Il confronto trimestrale ha mostrato che nel periodo da maggio 2024 a luglio 2024 la produzione è stata inferiore del 2,7% rispetto ai tre mesi precedenti. Dopo la revisione dei risultati provvisori, a giugno 2024 la produzione è aumentata dell’1,7% rispetto a maggio 2024 (dato provvisorio: +1,4%).

Sul mercato valutario, l’euro si rafforza a 1,111 dollari (da 1,108 ieri in chiusura) e scambia a 159,40 yen (da 159,19). Il cambio dollaro yen è debole a 142,49 (da 143,60). Sul fronte energetico, il prezzo del petrolio è in lieve rialzo, in scia al rinvio dell’Opec+ degli aumenti della produzione a fine novembre. Il Brent scambia così a 73 dollari al barile (+0,4%) e il Wti a 69,45 (+0,4%). In lieve rialzo il gas a 37 euro al megawattora (+2,3%). Il contratto spot dell’oro è poco mosso a 2.520 dollari all’oncia (+0,15%).

Tokyo debole, pesano le vendite sui titoli tech

Chiusura in flessione, intanto, per la Borsa di Tokyo, che ha risentito della debolezza dei titoli del comparto tecnologico. A fine seduta l’Indice Nikkei si è attestato a 36.391 punti segnando un calo dello 0,72% rispetto al riferimento precedente. Debole anche il più ampio Indice Topix, che ha segnato un’ultima posizione a 2.597,42 punti, con un ribasso dello 0,89% sulla chiusura della vigilia.

Fonte: Il Sole 24 Ore