Samsung punta a 200 milioni di dispositivi Ai attivi entro fine 2024

Il vanto di essere da anni capoclassifica in alcuni segmenti di mercato (frigoriferi e TV nello specifico) e la convinzione di essere un punto di riferimento assoluto per la smart home hanno accompagnato l’entrata in scena del colosso coreano al City Cube, dove hanno trovato spazio tutti i prodotti della galassia Galaxy, pieghevoli Z Fold e anelli Ring ovviamente compresi, e quelli della famiglia di elettrodomestici connessi Bespoke.

Per festeggiare in modo brillante la ricorrenza dei 100 anni di Ifa, Samsung si è regalata anche una chicca, vale a dire un’edizione limitata del suo iconico speaker wireless Music Frame, dedicandola alla trasposizione cinematografica del musical Wicked. Il leit motiv dell’offerta del produttore asiatico rimane sempre e comunque l’intelligenza artificiale, integrata a vari livelli in tutte le famiglie di dispositivi a catalogo, dagli smartphone agli indossabili, dagli apparecchi per il benessere della persona ai computer (i nuovi Copilot+ Pc), i televisori MicroLed e QLed e naturalmente tutti i prodotti del bianco.

Il ruolo cruciale della piattaforma SmartThings

Samsung, e lo hanno ribadito chiaramente i manager saliti sul palco, sta costruendo mattoncino dopo mattoncino un ecosistema il cui obiettivo dichiarato è l’intelligenza artificiale alla portata di tutti, un’intelligenza semplice da usare e rispondente alle reali esigenze dei consumatori. I comandi vocali per interagire con i device connessi (migliorati grazie a un aggiornamento di Bixby, ora in grado di comprendere più input in una sola frase e di richiamare il contesto precedente per eseguire comandi continuativi), le funzionalità ibride e combo degli elettrodomestici (alcuni di questi ora dotati di una funzione di apertura automatica dello sportello) e le tecnologie per la gestione dei consumi energetici della casa sono solo alcune delle componenti di questo ecosistema, che ha nella piattaforma SmartThings e nella relativa app il cervello operativo e il punto di contatto con l’utente.

Nelle stime dell’azienda di Seoul saranno circa 200 milioni i dispositivi Galaxy potenziati dall’AI nelle mani degli utenti entro la fine del 2024 e un ruolo chiave in tal senso lo giocano per l’appunto SmartThings, a cui sono connessi al momento oltre 500 milioni di apparecchi proprietari, e gli strumenti che permettono di gestire l’impianto di riscaldamento, controllare le funzioni degli elettrodomestici (sia da casa che da remoto) o navigare sulle smart TV.

La sfida da vincere è nota e si può riassumere in una percentuale: solo il 15% delle persone (lo dice una ricerca paneuropea di Samsung) ha oggi una piena comprensione di come l’AI possa essere adottata nella vita quotidiana, sebbene due individui su tre siano alla ricerca di funzioni che permettano di avere più tempo per sé stessi.

Fonte: Il Sole 24 Ore