Start up innovative, la Regione Puglia punta ad attirare investimenti

Investire nel cambiamento, nella sfida delle sfide, l’ intelligenza artificiale, e farne un’opportunità per superare quello che è accaduto finora: gli Usa ad innovare, la Cina a copiare e la Ue solo e sempre a regolamentare. Per Francesco Boccia (parlamentare Pd) invece «conta il progetto di sviluppo del Paese, la relazione con il territorio, il coraggio delle sfide proprio come insegna il caso di ognuno dei giovani pionieri ed inventori che, da 9 anni, animano DigithOn e creato un ecosistema nel quale il confronto, lo scambio di saperi ed esperienze, il fare rete è decisivo». Per Boccia, che ne è stato il fondatore, DigithOn rimane una originale competizione digitale che vede le start up misurarsi (per 3 giorni, nelle Vecchie Segherie Mastrototaro), con i progetti e le idee degli altri. A DigithOn «conta il progetto di sviluppo e questo vale per ciascuno dei pionieri che da 9 anni la animano e che hanno creato un ecosistema che c’è ed è sotto gli occhi di tutti. La percezione che il futuro è qui è molto forte» aggiunge. Per questi «pionieri» come li chiama Boccia, il progetto e la sua fattibilità e realizzazione sono sfide quotidiane. Con risultati inaspettati. Dal suo avvio in poi, DigithOn ha coinvolto 2.300 start up concorrenti e quasi tutte, insieme a quelle di maggior successo, sono riuscite a raccogliere sul «mercato degli investitori – sottolinea Letizia D’Amato, presidente della manifestazione – oltre 200 milioni di euro di finanziamenti».

Sulla nascita e lo sviluppo di start up innovative la Puglia ha all’attivo risultati importanti. Negli ultimi 4 anni, il numero delle start up innovative iscritte nella sezione speciale del registro delle Imprese del sistema camerale è infatti aumentato di oltre il 30%, da 431 a 583, ottava regione. Dietro questi risultati una serie di misure e di incentivi tarati sulle start up tecnologiche e le piccole imprese innovative. Da ultimo con Tecno Nidi (Nuove Iniziative di Impresa), con fondi per 19,7 milioni, un avviso che ha visto candidarsi 76 start up , provenienti per il 91% dal registro speciale con progetti anche di fuori regione passati dal 35% del 2020 al 54% di quest’anno. Un dato che fa dire ad Alessandro Delli Noci, assessore regionale allo Sviluppo economico e startupper seriale come si autodefinisce «che la sfida oggi è non solo sostenere le start up di quelli che rimangono o che ritornano, ma anche e soprattutto di quelli che scelgono di scendere ed investire in Puglia». Insieme a Tecno Nidi ci sono i nuovi Pia (Programmi integrati di agevolazione) con un avviso unico, strutturale e pluriennale, pubblicato a dicembre scorso: 55 milioni di fondi Fesr 2021/27. Il piano aperto questa volta anche a piccole imprese innovative e start up, a condizione che il progetto sia costituito principalmente da progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale da integrare con innovazione, investimenti produttivi, formazione, transizione digitale.Tutti incentivi che hanno creato un tessuto in cui tantissime start up sono nate, ma tante anche morte.«Il tema ora è farle crescere, non solo farle nascere – dice ancora Delli Noci – anche attraverso affiancamento e coaching». E tra le misure previste vi sono pure interventi sulla capitalizzazione con fondi di investimento. Domani sera la premiazione, con Emanuele Orsini, presidente nazionale di Confindustria, Francesco Boccia e Sergio Fontana (Confindustria Bari-Bat).

Fonte: Il Sole 24 Ore