Un bosco invisibile abbraccia la funivia del Monte Bianco

Alberi virtuali e un bosco invisibile. Il tutto sul Monte Bianco, tra i duemila e gli oltre quattromila metri di altitudine. Non stiamo parlando di AI, bensì delle potenzialità della tecnologia dedicata al miglioramento della qualità dell’aria e, naturalmente, di un buon colpo di marketing.

Il Monte Bianco ha dunque oggi 142 alberi in più, ma non nel senso letterale del termine. Si tratta infatti di alberi invisibili all’occhio umano, frutto di un innovativo intervento ambientale di Skyway Monte Bianco denominato “Bosco Invisibile”. Il progetto nasce dalla collaborazione tra Acrobatica, azienda internazionale specializzata nella ristrutturazione di esterni, guidata da Anna Marras, e REair, impresa di eco-tecnologie per la depurazione dell’aria, diretta da Raffaella Moro. La Skyway Monte Bianco è l’impianto di risalita funiviario italiano situato in Valle d’Aosta che permette di raggiungere il punto più vicino alla vetta del Monte Bianco, partendo dai 1.300 metri di Courmayeur per arrivare ai 3.466 metri di Punta Helbronner.

Il progetto

Per il secondo anno consecutivo, Acrobatica è stata incaricata di eseguire i lavori di manutenzione e pulizia delle strutture di Skyway Monte Bianco, utilizzando un rivestimento nanotecnologico all’avanguardia, chiamato eCoating, brevettato da REair. Questo rivestimento trasparente, ecologico e 100% green, è stato applicato su oltre 600 metri quadrati di superfici esterne tra il Pavillon a 2.173 metri e Punta Helbronner a 3.466 metri. Attraverso un processo di fotocatalisi, che sfrutta la luce e l’aria, eCoating decompone gli inquinanti presenti nell’aria, come ossidi di azoto (NOx) e polveri PM organiche, trasformandoli in sostanze innocue come sali, anidride carbonica e acqua. L’effetto di questa tecnologia è equivalente a quello prodotto da 142 alberi a foglia decidua, in grado di eliminare fino a 59 chilogrammi di NOx all’anno (il tasso di abbattimento degli NOx è stato calcolato secondo il metodo di prova UNI 11484, per una media giornaliera di 8 ore di radiazione solare).

«Siamo orgogliosi di aver contribuito a un’iniziativa così significativa per l’ambiente come quella di Skyway – commenta Jacopo Rossi, direttore commerciale Nord Italia di Acrobatica -. La nostra partnership con REair è nata proprio per promuovere l’uso di questa tecnologia. Siamo partiti dal tetto d’Europa e ora siamo pronti a creare boschi virtuali in tutta Italia».

«La collaborazione con Acrobatica – aggiunge Nicola Parenti, co-fondatore di REair – aveva l’obiettivo di realizzare progetti straordinari per migliorare la qualità dell’aria e ridurre l’impatto ambientale. Non potevamo chiedere di meglio che dimostrare l’efficacia della nostra tecnologia su una struttura all’avanguardia come Skyway Monte Bianco, simbolo del made in Italy. Questo intervento dimostra che la tecnologia REair è versatile e può essere applicata in qualsiasi contesto, dai grandi centri urbani alle strutture ricettive in ambienti naturali di incomparabile bellezza, che possono fungere da esempio per un uso attento e rispettoso del nostro straordinario patrimonio naturale».

Fonte: Il Sole 24 Ore