La lezione di eronda, ironia e rigore insieme

Prima di tutto va elogiato il titolo di questa mostra e del catalogo (ottimo) che la accompagna. Il rigore dell’ironia (che però, capovolgendo il volume, diventa La montagna indipinta) documenta, nei cento anni dalla nascita, il lavoro, gentilmente corrosivo, di Mario De Donà (1924-2009), in arte Eronda. La mostre sono due e durano tutta l’estate 2024: a Pieve e Lorenzago di Cadore, terra della quale l’illustratore era originario e il libro (Grafiche Antiga) le arricchisce a dovere, con saggi e immagini. Ciò che mi colpisce è la riscoperta, con questa occasione, di un disegnatore, no, di un graphic designer, che si è “rintanato” nelle sue montagne ma non è mai stato lontano, con le sue creazioni, dal centro delle cose. Munariano d’osservanza (è da lì che ne derivo la conoscenza; Munari lo pubblicò nel Quadrato), Eronda era capacissimo, con le sue immagini, di seguire una strada che da Munari stesso a Pino Tovaglia, da Testa a Carboni a Bruno Bozzetto, riusciva bene in quella cosa rischiosissima che è l’umorismo grafico. Le sue “vignette”, che spesso si riducono in parole che “interpretano” sé stesse, o in situazioni sottilmente surreali, sono davvero precise al millimetro, perché l’ironia deve esser tale, pena la non comprensibiità, o, peggio, il non far ridere. Eronda fa riflettere e il suo gesto grafico (lo scheletro che gira col cartello «Sì droga», per dire) dà immediata riconoscibilità alla situazione e la sfronda del non necessario. I suoi personaggi, angeli, diavoli, robot, innamorati, sono caustici o teneri ma senza saccenteria: chiedono però agli osservatori maggiore attenzione. Ma i suoi capolavori, per me, sono le parole. Che si fanno immagini e viceversa, in un mutuo e fruttuoso scambio che ne evidenzia l’irrimediabile natura artificiosa e i meccanismi intellettuali grazie ai quali la scopriamo, e la lasciamo agire. Il rigore è il presupposto dell’ironia; altrimenti si sbraca. Ci va lo stesso metodo che Munari predicava per la fantasia.

Fonte: Il Sole 24 Ore