Libertà economica e d’impresa, Bolzano in testa alla classifica italiana

Sono Bolzano, Vicenza e Cuneo le città italiane che garantiscono la massima libertà economica e d’impresa. Mentre la Liguria si classifica a bassi livelli: Genova è all’82° posto in Italia e, tra i capoluoghi liguri, Savona ottiene il miglior posizionamento (23°), seguita dalla Spezia (45°) e da Imperia (63°). Maglie nere per Isernia, Catania e Napoli.

È quanto emerge da uno studio realizzato da Confcommercio Genova e Istituto Bruno Leoni e intitolato La libertà economica nelle città italiane: un’indagine su 112 capoluoghi di provincia o città metropolitane, analizzati e classificati secondo le prerogative e le condizioni, appunto, di libertà economica (intesa come facoltà per gli individui e le imprese di investire, crescere e innovare), che in questi si osservano.

Lo studio è stato presentato durante l’assemblea pubblica di Confcommercio Genova ed è stilato secondo criteri per cui la città che ha la migliore performance complessiva ottiene un punteggio fissato, convenzionalmente, a 100, mentre la peggiore ottiene un punteggio pari a zero.

Punteggi più alti nel Nord

Come si è accennato, quelle che aprono la classifica sono Bolzano, Vicenza, e Cuneo, con un punteggio rispettivamente di 100, 99 e 98. Si tratta di città, si legge nel report, «che riescono a coniugare un’economia vivace (come emerge per esempio dall’elevato numero di imprese pro capite (addirittura 0,84 a Cuneo, quasi una per abitante) o dalla capacità di attrarre lavoratori anche dall’esterno dei propri confini».

Il buon andamento dell’economia «è anche associato a una gestione rigorosa del bilancio pubblico (con un indebitamento che, a Bolzano, è appena dell’1% del Pil su base pro capite) e, conseguentemente, un basso livello di pressione tributaria locale, oltre a un sistema giudiziario nettamente più efficiente rispetto alla media».

Fonte: Il Sole 24 Ore