focus su economia e riforme”
STRASBURGO – Dopo due mesi di intenso negoziato con i paesi membri, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha presentato oggi, martedì 17 settembre, il nuovo collegio dei commissari per il prossimo quinquennio. Sei vicepresidenti esecutivi coadiuveranno il lavoro di altri 20 commissari. Tra questi Raffaele Fitto (Fratelli d’Italia) a cui andrà un portafoglio che, come previsto, comprende i fondi di coesione e le riforme previste dal NextGenerationEU.
In una conferenza stampa qui a Strasburgo, la presidente von der Leyen ha spiegato lo spirito del tempo: «Nel 2019 il dibattito politico era dominato dal riscaldamento globale. Anche oggi questo tema è molto presente, basta osservare i danni climatici che registriamo con incredibile regolarità. Al tempo stesso tra i temi di oggi vi è anche la sicurezza e la competitività». Nei fatti, il baricentro politico si sposta verso destra, con una maggiore attenzione all’economia piuttosto che al clima.
Oltre a Raffaele Fitto, vicepresidenti saranno la socialista spagnola Teresa Ribera Rodríguez (concorrenza e transizione), il liberale francese Stéphane Séjourné (strategia industriale), la socialista rumena Roxana Mînzatu (istruzione e competenze), la popolare finlandese Henna Virkkunen (sicurezza e democrazia). La liberale estone Kaja Kallas sarà vicepresidente e Alto Rappresentante per la Politica estera e di Sicurezza, come deciso dal Consiglio europeo prima della pausa estiva.
Secondo la lettera di missione relativa all’ex ministro Fitto, l’uomo politico dovrà occuparsi di produttività, innovazione e competitività, utilizzando le leve degli investimenti e delle riforme. L’uomo politico deve anche impegnarsi nel ridurre gli oneri amministrativi che pesano sulle imprese e in generale sulle attività economiche. Si legge nella lettera di missione: «Lei dovrà ridurre gli obblighi di rendiconto del 25% in generale, e del 35% per le piccole e medie imprese».
Da segnalare nella compagine anche il polacco Piotr Serafin, che si occuperà del bilancio; il lettone Valdis Dombrovskis (al suo terzo mandato) che riprende gli affari economici; lo slovacco Maroš Šefčovič (al suo quarto mandato) che ottiene il commercio; e la socialista portoghese Maria Luís Albuquerque, a cui vanno i servizi finanziari. L’ungherese Olivér Várhelyi si occuperà di benessere degli animali e di salute, un portafoglio piuttosto minore a conferma dell’isolamento in cui si trova il governo Orbán.
Fonte: Il Sole 24 Ore