Borse, bocce ferme in attesa della Fed. A Milano (-0,3%) l’addio del ceo atterra Campari

(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Restano alla finestra le Borse europee e chiudono deboli, mentre tutti gli occhi sono puntati sulla decisione della Fed sui tassi di interesse. Gli operatori danno ormai per scontata l’inversione di rotta della politica monetaria, ma si interrogano sull’entità della sforbiciata, con il mercato continua a scommettere su un doppio taglio di 50 punti base.

Così il Ftse Mib di Milano chiude a -0,37%, indebolito dalla performance di Campari (-7,5%) dopo l’addio a sorpresa dell’amministratore delegato Matteo Fantacchiotti. Sotto la parità anche il Cac di Parigi (-0,4%), l’Aex di Amsterdam (-0,8%) e l’Ibex di Madrid (-0,1%), mentre limita le perdite il Dax di Francoforte (-0,03%).

Sul fronte macro, intanto, l’inflazione britannica è salita ad agosto del 2,2% rispetto allo stesso periodo del 2023, in linea con le attese, mentre l’inflazione “core”, che non include i beni energetici ed alimentari, è cresciuta del 3,6%, in accelerazione rispetto al 3,3% di luglio ma comunque in linea con le previsioni del mercato.

Wall Street cauta, si aspetta la Fed

Viaggia all’insegna della cautela Wall Street, in attesa della decisione della Federal Reserve sui tassi d’interesse. La Banca centrale statunitense, senza dubbio, taglierà i tassi per la prima volta in quattro anni, ma i trader sono indecisi sull’entità della sforbiciata. Di sicuro, si chiuderà una fase di forti rialzi dei tassi d’interesse per combattere l’inflazione, la più aggressiva dagli anni ’80, per aprirne una di tagli, che potrebbe durare un paio d’anni. Attualmente, i tassi sono al 5,25%-5,50%; secondo il FedWatch, l’ipotesi più probabile (41%) è che, alla fine dell’anno, i tassi saranno al 4-4,25%, per un taglio, quindi, di 125 punti base. Sull’azionario, sotto i riflettori i titoli di Blackrock e Microsoft Corp dopo l’annuncio della loro partecipazione a un gruppo (Global AI Infrastructure Investment Partnership) che ha intenzione di investire fino a 100 miliardi di dollari in data center e infrastrutture energetiche per l’intelligenza artificiale.

L’inflazione dell’Eurozona rallenta al 2,2% in agosto

Nell’Eurozona, intanto, il tasso di inflazione ad agosto è stato confermato da Eurostat a quota 2,2%, in calo rispetto al 2,6% a luglio. Un anno prima era al 5,2%. Nella Ue in agosto è al 2,4% dopo il 2,8% di e il 5,9% di un anno prima. I tassi annuali più bassi sono stati registrati in Lituania (0,8%), Lettonia (0,9%), Irlanda, Slovenia e Finlandia (tutti 1,1%). I tassi annuali più alti sono stati registrati in Romania (5,3%), Belgio (4,3%) e Polonia (4,0%). Rispetto a luglio 2024, l’inflazione annuale è diminuita in venti Stati membri, è rimasta stabile in uno ed è aumentata in sei. In Italia +1,2% dopo +1,6% a luglio.

Fonte: Il Sole 24 Ore