Sogni olimpici e paralimpici: insieme si può

La Paralimpiade di Parigi è arrivata anche a Milano, alla Torre Allianz. Parigi è stata la manifestazione che il Comitato organizzatore francese ha voluto identica ai Giochi, scegliendo un logo unico, una mascotte unica. Come fosse l’evento gemello dei Cinque cerchi.

Il gruppo assicurativo, che ha un accordo worldwide con il Cio per un miliardo di dollari, ha festeggiato gli atleti olimpici e paralimpici del progetto “Un sogno chiamato Parigi 2024”. Gli azzurri Thomas Ceccon, Antonio Fantin, Giulia Ghiretti, Aziz Abbes Mouhiidine, Sofia Raffaeli, Giorgia Villa e Alice Volpi sono il Team Allianz virtuale, tutti nelle Fiamme Oro, quasi una squadra nella squadra in cui mondo olimpico e paralimpico si fondono e si confondono, corrono per lo stesso obiettivo. Divertirsi con lo sport, competere, vincere. Sogni bambini diventati grandi.

Dopo i saluti del ceo di Allianz, Giacomo Campora «Allianz è orgigliosa di essere al fianco del grande sport italiano», e del presidente del Coni, Giovanni Malagò con vista anche sui Giochi di Milano-Cortina 2026, ecco gli atleti che hanno dialogato con Gianfelice Facchetti in una grande festa dello sport, prosecuzione ideale dei sette docufilm realizzati prima della manifestazione francese (cercateli e guadateli con figli e nipoti!).

Medaglie al collo, allenamenti da riprendere, nuovi obiettivi, a partire da Thomas Ceccon, oro nei 100 dorso: «La medaglia la lascio a casa, non vorrei che me la rubassero. Dopo la vittoria, ci sono nuovi obiettivi ma – fosse per me – vivrei su un’isola sperduta e farei solo quello che amo: nuotare». E vincere, come fosse programmato per quell’unico scopo.

Alice Volpi, argento nel fioretto a squadre: «E’ stata una gara imprevedibile, le americane erano fortissime e sono fiera del nostro argento. Addosso avevo anche la responsabilità del mio compagno Daniele (Garozzo, ndr.), due medaglie olimpiche nel fioretto e fermato a pochi mesi dai Giochi per un problema al cuore».

Fonte: Il Sole 24 Ore