Consumi green, per gli alimenti a base vegetale +16% in due anni

«I nostri più grandi trionfi e sfide si riflettono nei pasti che condividiamo. Il cibo non è mai solo cibo, è ciò che siamo». Inizia così Omnivore, fra le docuserie più attese dell’anno (visibile dal 19 luglio su Apple Tv+), creata dal celebre chef René Redzepi. Poche cose meglio del cibo riescono a raccontare chi siamo. È un filo rosso che, percorso a ritroso, ricostruisce il passato; seguito in avanti fa intravedere ciò che stiamo diventando. È un terreno di confronto continuo – individuale e collettivo – che spesso vede protagonista l’alimentazione vegetale. Se il segmento è, di frequente, dominato dalla soggettività, lasciamo allora parlare i numeri.

Il Sole 24 Ore del Lunedì ha potuto visionare e anticipare il rapporto “Approfondimenti sul mercato al dettaglio degli alimenti a base vegetale in Italia dal 2021 al 2023, con indicazioni preliminari sull’andamento del mercato nel 2024” redatto dalla non profit Good Food Institute Europe, sulla base dei dati Circana. Il mercato al dettaglio italiano di sette categorie di alimenti a base vegetale (carne, bevande, formaggio, yogurt, panna, gelato e dessert) vale 641 milioni di euro ed è cresciuto del 16,1% in due anni, e dell’8% rispetto al 2022.

Nonostante l’aumento dei prezzi – che ha colpito in maniera generalizzata tutti i beni alimentari – le vendite unitarie sono cresciute del 5,8% tra il 2021 e il 2023 e del 2,8% tra il 2022 e il 2023. Nel periodo gennaio-aprile 2024, il valore totale delle vendite delle sette categorie è cresciuto del 6,5%, le vendite dell’8,3% e i volumi del 5,1% rispetto allo stesso periodo del 2023 (si veda l’infografica per i dettagli).

Le categorie di prodotto

Il podio del valore delle vendite è guidato dalle bevande vegetali e tocca i 315 milioni di euro (+ 10,9% sul 2021). Medaglia d’argento per la carne vegetale: il valore delle vendite è aumentato del 24,2% sul 2021, raggiungendo i 199 milioni di euro. Le vendite unitarie hanno visto un + 15,1%, nonostante il prezzo medio di un kg di carne vegetale sia cresciuto del 12% tra il 2021 e il 2023, prima di scendere leggermente all’inizio del 2024. Grande boom del formaggio: una categoria piccola che, fra 2021 e 2023, ha visto aumentare il valore delle vendite del 79,6% e i volumi del 77,3 % (si veda l’articolo a destra).

L’identikit del consumatore

Il rapporto Coop 2024 rileva che il 22% di italiani ha eliminato o ridotto il consumo di carne e l’82% di under 35 adotta o potrebbe adottare in futuro una dieta prevalentemente vegetale. Secondo il recente studio “Evolving appetites: an in-depth look at European attitudes towards plant-based eating”, finanziato dall’Unione europea, il 23% degli intervistati italiani si dichiara “flexitariano”, cioè segue in prevalenza una dieta vegetale, a cui aggiunge in modo saltuario prodotti di derivazione animale. Il 59% afferma di aver ridotto il consumo di carne, il 62% vorrebbe che venissero adottate misure per facilitare il passaggio a un’alimentazione più vegetale e per sostenere gli agricoltori nella produzione di materie prime per il settore, il 35% vede ancora il prezzo finale come una barriera.

Fonte: Il Sole 24 Ore