Bollette, come funziona l’addebito automatico sul conto corrente per chi è nelle tutele graduali

Il passaggio dei clienti della maggior tutela dell’energia elettrica al sistema delle tutele graduali si sta ultimando nella sostanza nel corso di settembre, con la fatturazione in questi giorni degli utenti che avevano una domiciliazione bancaria e, dunque, l’addebito della bolletta in conto corrente. Si tratta di una percentuale non cospicua di quella clientela, circa il 30 per cento, la quale in ogni caso al momento in gran parte ha scelto di non revocare la domiciliazione. Per la prima volta, infatti, nel passaggio dei clienti da un operatore all’altro (le società che si sono aggiudicate i lotti della maggior tutela sono Enel, Hera, Iren, A2A, Edison, Illumia, E.On) non è stato necessario autorizzare il gestore entrante per consentirgli di addebitare la bolletta in conto corrente. Si è svolto un processo automatico di trasferimento dati tra operatori, previsto da una procedura elaborata da Arera e Banca d’Italia, avvenuto sotto il controllo del garante della Privacy e – stando a quanto riferiscono alcuni operatori – non sono state riscontrate grandi difficoltà.

A luglio doveva arrivare la comunicazione dal nuovo gestore

Il passaggio di gestore dovrebbe essere stato comunicato attraverso mail, all’indirizzo dove in genere arriva la bolletta. L’operatore uscente era incaricato di salutare il cliente con l’ultima bolletta, quella relativa al bimestre maggio-giugno. Nel mese di luglio era previsto (il processo di comunicazione e i contenuti delle comunicazioni ai clienti è stato indicato e supervisionato da Arera) che l’operatore entrante mandasse una comunicazione di benvenuto a tutti i suoi nuovi utenti.

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Fonte: Il Sole 24 Ore