Borse europee guardinghe. Il lusso e le banche pesano su Piazza Affari

(Il Sole 24 Ore Radiocor) – La speranza di nuove misure di stimolo in arrivo per sostenere l’economia cinese non basta alle Borse europee, che aprono la settimana contrastate. Il FTSE MIB di Piazza Affari, che sconta anche un calo tecnico dello 0,12% dovuto allo stacco del dividendo da parte di Eni e Stmicroelectronics , è sotto la parità così come Parigi, mentre fa meglio Francoforte dopo l’esito delle elezioni in Brandeburgo che rafforza il governo guidato da Olaf Scholz. Tra i principali titoli milanesi, occhi puntati ancora su Unicredit dopo che il governo tedesco ha per il momento messo in stand-by altre vendite per la propria quota in Commerzbank, sostenendo la volontà di una strategia indipendente per l’istituto. Mossa che deprime il titolo della banca tedesca.

In Cina, la decisione a sorpresa della banca centrale della Repubblica popolare di tagliare i tassi sulle operazioni a 14 giorni con le banche commerciali viene vista solo come il primo passo anche in vista di prossime riduzioni dei tassi di interesse. Il mercato punta su annunci importanti in arrivo, visto che il governatore della Pboc avrà martedì un incontro con i responsabili della National Financial Regulatory Agency e della China Securities Regulatory Commission su interventi di supporto finanziario allo sviluppo economico cinese. In Asia è intanto chiusa la Borsa di Tokyo per la festività dell’equinozio di autunno.

Indice Pmi manifatturiero dell’Eurozona ai minimi da 9 mesi

Restando sul fronte macroeconomico, nell’Eurozona l’indice Pmi Hcob del settore manifatturiero è sceso a 44,8 punti in settembre dai 45,8 punti di agosto, portandosi ai minimi degli ultimi 9 mesi. Lo ha indicato la stima flash elaborata da S&P Global. Anche l’indice Pmi dell’output manifatturiero è stimato ai minimi da 9 mesi a 44,5 punti. L’indice composito della produzione si riduce da 51 punti a 48,9, tornando nel terreno della contrazione, ai minimi da 8 mesi a questa parte. L’indice Pmi dei servizi è a 50,5 punti dai 52,9 punti di agosto. «L’Eurozona – è il commento di Cyrus de la Rubia, capo economista di Hcob – si sta dirigendo verso la stagnazione. Dopo che l’effetto olimpico ha temporaneamente sostenuto la Francia, il Pmi composito è sceso a settembre nella misura più ampia degli ultimi 15 mesi ed è ora sotto la soglia di espansione. Considerando il rapido calo dei nuovi ordini e del portafoglio ordini, non ci vuole molta immaginazione per prevedere un ulteriore indebolimento dell’economia».

A Piazza Affari giù le banche su nuove ipotesi tassazione

Tornando ai principali titoli milanesi, oltre a UniCredit le vendite colpiscono l’intero settore bancario, a partire da Banco Bpm e Banca Popolare di Sondrio . Il comparto risente del ritorno dell’ipotesi di una nuova tassazione sui cosiddetti extra profitti. Bene invece Telecom Italia , per cui si avvicina, secondo le indiscrezioni di stampa, l’offerta del Mef per Sparkle mentre si attendono dettagli sul collocamento di un pacchetto di Poste da parte del Tesoro mediante un’ipo in autunno. Debole il lusso, con vendite su Moncler e Brunello Cucinelli .

Spread stabile a 135 punti, si rafforza l’euro

Sull’obbligazionario, apertura di settimana stabile per lo spread tra BTp e Bund. Il differenziale di rendimento tra il BTp decennale italiano di riferimento e il pari scadenza tedesco è indicato a 135 punti base, stesso valore del closing di venerdì. In ribasso il rendimento del BTp decennale benchmark, indicato al 3,54%, a confronto con il 3,57% della vigilia.

Fonte: Il Sole 24 Ore