Cina, nuove misure a sostegno dell’economia. Borsa Tokyo chiude a +0,72%

Borse asiatiche e cinesi tutte in territorio positivo, spinte dalle varie misure annunciate dalla Banca centrale cinese (Pboc) a sostegno dell’economia, tra cui il taglio di 50 punti base della riserva obbligatoria (Rrr) delle istituzioni finanziarie. La Borsa di Tokyo termina la prima seduta della settimana col segno più, dopo il giorno di festività di ieri, trainata dal consolidamento degli indici azionari Usa, mentre si attenuano i timori di una recessione dell’economia a stelle e strisce. L’indice di riferimento Nikkei segna un aumento dello 0,72% a quota 37,995.53, e un guadagno di 253 punti. Sul mercato dei cambi, lo yen torna a perdere terreno, poco sopra a 144 sul dollaro, e a 160,10 sull’euro.

l’indice Composite di Shanghai segna in apertura un rialzo dello 0,94%, a 2.774,84 punti, mentre quello di Shenzhen sale dello 0,89%, a quota 1.510,19. In territorio nettamente positivo anche la Borsa di Hong Kong, che apre la seduta di slancio sempre sulla spinta del pacchetto di aiuti all’economia annunciato dalla Banca centrale cinese, tra cui il taglio di 50 punti base della riserva obbligatoria (Rrr) delle istituzioni finanziarie: l’indice Hang Seng è salito dell’1,96%, a 18.604,82 punti. Alla pausa degli scambi di metà seduta l’indice ha poi registrato una crecita del 3,28%, a 18.845,37 punti

La Cina sta pianificando almeno 800 miliardi di yuan (114 miliardi di dollari) di sostegno alla liquidità per le azioni e consentirà a broker e fondi di attingere ai fondi della banca centrale per acquistare titoli azionari. Questo provvedimento fa parte di un ampio pacchetto di misure politiche volte a rilanciare l’economia, tra cui il taglio del tasso d’interesse chiave a breve termine e l’abbassamento dei costi di prestito per i mutui ipotecari per un valore di 5,3 trilioni di dollari.

Sebbene la risposta iniziale del mercato alle misure di stimolo sia stata positiva, gli analisti vedono il rischio che il rally possa presto esaurirsi, poiché alcuni dei problemi fondamentali che affliggono l’economia cinese, tra cui la pressione deflazionistica, rimangono irrisolti.

La People’s Bank of China istituirà uno strumento di swap che consentirà alle società di intermediazione mobiliare, ai fondi e alle compagnie di assicurazione di attingere alla liquidità della banca centrale per acquistare azioni, ha dichiarato il governatore durante un briefing di martedì. Il rendimento dei titoli di Stato cinesi a 10 anni ha annullato il calo dopo essere sceso al 2% per la prima volta nella storia.

Fonte: Il Sole 24 Ore