Il Tar dà il via libera alla costruzione dell’osservatorio FlyEye sulle Madonie

Via libera ai lavori per la costruzione dell’osservatorio FlyEye sul Monte Mufara, nel territorio del comune di Insello sulle Madonie in provincia di Palermo, gestito dall’Esa, l’Agenzia spaziale europea. I giudici del Tar Sicilia (sede di Palermo) hanno respinto la richiesta di sospensiva presentata dalle associazioni ambientalista contro la realizzazione l’osservatorio astronomico. Il presidente, con decreto cautelare del 4 settembre 2024, in assenza di contraddittorio, aveva sospeso provvisoriamente i provvedimenti impugnati nelle more della trattazione della domanda cautelare fissata per l’udienza del successivo 24 settembre 2024.

Il ricorso degli ambientalisti

Il ricorso era stato presentato da Legambiente Sicilia Aps Ets, Club Alpino Italiano Sicilia Aps Ets, Wwf Sicilia Nord Occidentale Odv Ets, LIPU – Lega Italiana Protezione Uccelli Odv, contro il via libera alla struttura dato dall’ente parco delle Madonie, e dalla Sovisma Spa, Agenzia di Sviluppo Locale delle Madonie, e dall’Agenzia Spaziale Italiana, dall’Esa, Agenzia Spaziale Europea, dall’assessorato del territorio e dell’ambiente della Regione Siciliana, dall’Assessorato Beni Culturali e Identità Siciliana della Regione Siciliana, Sovrintendenza ai beni culturali e ambientali di Palermo. Gli ambientalisti chiedevano la sospensione con la quale con la quale l’Ente Parco ha espresso «parere favorevole, ovvero nulla osta» in merito alla “Realizzazione dell’osservatorio astronomico e costruzione di strada di accesso all’osservatorio e opere connesse” e la determina della conferenza dei servizi decisoria indetta dallo sportello unico attività produttive denominato “Suap Madonie Associato” per l’approvazione del progetto volto alla «realizzazione osservatorio astronomico, costruzione di strada di accesso all’osservatorio, realizzazione e posa in opera di una linea di media tensione per alimentazione elettrica, derivazione di linea in fibra ottica da manufatto esistente, derivazione di linea d’acqua da linea esistente».

Il Tar: «Impugnazione tardiva»

Il Tar ha di fatto accolto la tesi difensiva: l’avvocato Girolamo Rubino, nominato dal parco delle Madonie, ha sostenuto preliminarmente la tardività e l’inammissibilità del ricorso «poiché il vero e proprio provvedimento autorizzatorio rilasciato dal SUAP madonita, era stato rilasciato nel maggio 2023 e la Legambiente ne era venuta certamente a conoscenza almeno nel mese di novembre dello stesso anno». Il difensore dell’Ente Parco ha anche rilevato che «contrariamente alle tesi delle associazioni ambientaliste, il progetto dell’osservatorio astronomico risulta compatibile con i vincoli vigenti all’interno del Parco delle Madonie ove è espressamente consentita la realizzazione di strutture destinate alla ricerca scientifica».

La Prima Sezione del Tar, presieduta dal Presidente Salvatore Veneziano, relatrice il Consigliere Maria Cappellano ha rilevato che: «ad una sommaria cognizione propria della fase cautelare – e a prescindere dagli ulteriori profili in rito eccepiti – la consistenza dell’eccezione di irricevibilità per tardiva impugnazione della determinazione del SUAP del 23 maggio 2023 preclude l’esame del fumus boni iuris, in quanto: le ricorrenti hanno avuto conoscenza di tale provvedimento conclusivo, che sostituisce ad ogni effetto tutti gli atti di assenso (v. art. 20 l.r. n. 7/2019), quantomeno dall’invio degli atti di diffida (gli ultimi, in atti, di novembre 2023 e di gennaio 2024); idoneo a riaprire i termini per l’impugnazione >>. – il (pure censurato) nulla osta reso espressamente dall’Ente Parco non appare idoneo a riaprire i termini per l’impugnazione».

Urso: «Avanti sulla strada dello sviluppo»

Soddisfatto il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso: «Esprimo soddisfazione per la decisione del Tar che sblocca un progetto strategico per la politica spaziale europea, riconoscendo la piena correttezza dell’operato del governo. Avanti sulla strada dello sviluppo, l’Italia è in campo, grande attore anche nello spazio – dice il ministro -. Ho già comunicato al direttore ESA Aschbacher la buona notizia che consentirà alla Sicilia di avere un’opera così significativa, frontiera della nuova tecnologia per l’osservazione dello spazio». FlyEye sarà il primo telescopio di una rete globale progettata dal Programma di sicurezza spaziale dell’Esa per monitorare gli oggetti vicini alla Terra e per l’osservazione dello spazio profondo. A favore della realizzazione dell’Osservatorio si erano espressi alcuni dei più significativi scienziati italiani in un manifesto pubblico che ricordava come l’opera, con un impatto ridotto e priva di inquinamento luminoso, potrà garantire la tutela del paesaggio e della natura, impedendo la realizzazione di opere ben più invasive per l’ambiente, rappresentando una strategia efficace per la salvaguardia del parco delle Madonie.

Fonte: Il Sole 24 Ore