Luois Vuitton Cup, finale al via: tutto quello che c’è da sapere su Luna Rossa e Britannia

Inizia giovedì 26 settembre la fase finale della Louis Vuitton Cup, che vedrà Luna Rossa Prada Pirelli contro Ineos Britannia. Due «squadroni» nel vero senso della parola, pieni di campioni , ingegneri e team principal appassionati. Per gli italiani il determinato Patrizio Bertelli con la moglie Miuccia Prada, anche lei appassionata di Luna Rossa e prima tifosa del team. Dall’altra sir Jim Ratcliffe, il più ricco imprenditore privato del Regno Unito e il più ricco di questa Coppa America con un patrimonio stimato che si attesta sui 35 miliardi, sempre silenziosamente presente anche dietro le quinte, qui a Barcellona, con il suo megayacht di 80 metri Hampshire II. A Bertelli piace timonare le sue barche d’epoca di cui ha una collezione, ma Ratcliffe ha fatto di più: si è vestito da velista ciclista e si è infilato in uno dei pozzetti di Britannia per provare il foiling a 40 nodi. Quanti watt avrà prodotto?

Per conquistare il diritto a battersi in singolar tenzone con Emirates Team New Zealand bisogna ottenere sette vittorie. Il 7-0, molto difficile da ottenere considerando le forze in campo, potrebbe esserci il 1 ottobre, il 7-6 invece potrebbe arrivare il 4 ottobre. Ovviamente, se non ci sono pause per mancanza o eccesso di vento. La squadra italiana è solida con una barca veloce. «Ai tifosi chiedo di sognare con noi, per noi. Ci serve la spinta dei fan. In Italia la Coppa America è un sogno e noi stiamo inseguendo quel sogno da tanti anni. Adesso abbiamo una buona opportunità e la dobbiamo usare». Sono le parole di Checco Bruni, campione emotivo, che sa stare al centro dell’equipaggio. È la quinta volta che Luna Rossa affronta la finale della selezione sfidanti: per due volte ha vinto, nel 2000 e nel 2021, e per due volte ha perso il Match proprio contro New Zealand, il team con cui intreccia ormai da quasi trent’anni i suoi destini. Anche Britannia, nome scelto con un preciso riferimento a navi storiche della Marina inglese, compresa quella della Regina Elisabetta, ha un equipaggio ben determinato. Ben Ainslie, baronetto per periti sportivi (5 medaglie olimpiche di cui 4 d’oro) che divide il timone con Dylan Fletcher, dice: «Siamo una nazione che ha legato il suo destino e potenza al mare. L’America’s Cup è partita dalle acque britanniche dell’Isola di Wight e non l’abbiamo mai più vista, la vogliamo riportare a casa. Ci vogliono anni per costruire un team forte, Luna Rossa è partita 25 anni fa, noi da dieci».

Luna Rossa, nelle fasi preliminari, ha battuto tutti almeno una volta e questo è un indicatore di velocità interessante che dimostra la sua adattabilità a diverse condizioni. Britannia, se non è cambiata con nuove messe a punto, è molto rapida con vento forte ma potrebbe avere, si spera, dei punti deboli.

«Dopo i Round Robin», spiega James Spithill, «gli inglesi sono cresciuti molto e mi aspetto una competizione molto equilibrata, che è quello che vogliamo, perché serve mandare il Challenger contro i Kiwi ben preparato, per fare fino in fondo il lavoro che serve a batterlo». Il timoniere australiano aggiunge. «Penso che la pressione del pubblico sia un privilegio, sentiamo un sacco di eccitazione e di energia positiva e non è un peso ma un fattore motivante. I tifosi italiani sono sempre i più numerosi di tutti gli altri, per noi sono un vantaggio, una spinta». Replica Checco: «Da Jimmy ho imparato la determinazione, quando ha un obiettivo non si distrae, non guarda attorno. Vuole arrivare dove ha deciso e tiene tutti concentrati su quello». E Jimmy gli fa un complimento: «Checco è uno dei migliori velisti del mondo, porta tanta energia nel team. È stato un privilegio fare con lui la scorsa campagna e adesso abbiamo un’altra occasione e questa volta vogliamo andare più avanti». Per il primo giorno di regate è previsto vento e onda, si comincia alle 14. Diretta tv in chiaro su Italia Uno, in abbonamento su Sky Sport.

Fonte: Il Sole 24 Ore