Eataly Smeraldo a Milano, tempio delle specialità made in Italy

Dopo dieci anni e un investimento di 3 milioni Eataly Smeraldo a Milano cambia radicalmente il look, rinnova l’offerta enogastronomica e di ristorazione con 12 punti di ristoro, una scuola dove si organizzano corsi di cucina ed eventi. Un nuovo format che si sviluppa su una superficie di 4.500 metri quadri conservando quel fil rouge da tempio del buon cibo tra specialità del territorio con produzioni artigianali di qualità made in Italy. Non mancano i banchi della macelleria, pescheria, il salumiere, la panetteria e l’ortolano, un corner con food per vegetariani e vegani, una enotecawwz. «Eataly sta vivendo un momento importante della sua crescita nel mondo e la ristrutturazione del flagship store di Milano conferma l’importanza del mercato italiano per il brand – spiega Andrea Cipolloni, Group ceo Eataly che fa capo a Investindustrial, fondo di investimento guidato da Andrea Bonomi -. Il nuovo Eataly Smeraldo è il risultato dell’incontro tra il Dna di Eataly e le esperienze internazionali fatte attraverso i punti vendita della nostra rete globale. L’intervento di ristrutturazione ci restituisce un luogo sempre più multifunzionale e proiettato verso il futuro, in cui le esperienze di acquisto, degustazione e didattica sono ancora più immersive e offrono nuove opportunità di fruizione di spazi e servizi con particolare attenzione al lavoro dei nostri artigiani». Sia sfogline come quelle che per esempio producono pasta fresca Plin o i maestri casari del caseificio Miracolo che ogni giorno producono ricotta e mozzarelle.

Per quanto riguarda il mercato oltre a prodotti e specialità di nicchia è in crescita l’offerta dei prodotti con la private label Eataly ed entro fine anno si raggiungeranno oltre 100 referenze tra pasta, cioccolato, olio evo, aceto balsamico, caffè e prodotti destinate alle festività. Sul fronte dell’innovazione digitale i clienti trovano Eataly Inspire, soluzione sviluppata in collaborazione con Accenture Song che attraverso un table, consente di ricevere suggerimenti personalizzati su abbinamenti e prodotti gastronomici acquistabili. Un progetto che vedrà ulteriori evoluzioni nei prossimi mesi.

Sul fronte dei conti Andrea Cipolloni spiega che il mercato italiano «sta andando bene anche quest’anno, siamo in grandissimo recupero di redditività. Nel 2023 abbiamo registrato un Ebitda di 41 milioni contro i 24 milioni del 2022: prevediamo una crescita anche quest’anno». Sulla possibilità di una futura quotazione in Borsa l’ad spiega «sono aperte tutte le opzioni, ma in questo momento non stiamo lavorando alla quotazione. Abbiamo quello che serve per sostenere piano di sviluppo nei prossimi anni, arriverà il momento per fare considerazioni con gli azionisti su quale sarà il percorso futuro».

L’ingresso del fondo di Andrea Bonomi punta ad accelerare l’internazionalizzazione del format. «La strategia del gruppo rimane molto incentrata sul Nord America dove sono previste alcune nuove aperture e il lancio di un progetto importante basato su nuovo concept». Un concept pensato per i mall statunitensi e cui prime aperture sono previste per la prima metà del 2025 a Miami e Philadelphia. In circa 2.000-2.500 metri quadri ci sarà l’area mercato oltre a diversi ristoranti. Il gruppo punta anche alla ristorazione nel segmento travel e sono in corso trattative con Avolta per l’apertura di una decina di store Eataly negli aeroporti Usa.

Fonte: Il Sole 24 Ore