Il Chewing gum day celebra un business da oltre 210 milioni. Perfetti cresce del 20%

Per quanto riguarda le caratteristiche più desiderate per il prodotto, «il 48,4% è affascinato dal chewing gum come prodotto funzionale, da masticare come integratore (di vitamine, sali minerali, probiotici), ma anche per assumere farmaci. Si pone poi attenzione agli ingredienti e al packaging (45,3%) che deve essere sostenibile, ma anche alla compatibilità con un’alimentazione sana, senza zucchero e con pochi additivi. (43,7%)».

«Ci sono situazioni che suggeriscono il consumo di chewing gum, in particolare dopo i pasti – dicono da Perfetti – quando non è possibile lavarsi i denti (54,8%). Alla maggioranza degli intervistati (58,7%), è capitato poi di trovarsi davanti ad una persona con problemi di alito, e di rimpiangere che non avesse consumato prima un chewing gum… Ma il chewing gum ha effetti positivi anche oltre il cavo orale: per molti è un momento di piacere (45,3%) e di relax (45,2%), ma anche un modo per caricarsi e darsi energia (17,4%). Il 21,3% degli intervistati dichiara di masticare chewing gum quando è in attesa (in fila, in stazione, in aeroporto…), o per rilassarsi prima di una prova o di un incontro importante (19,1%).

Tra cinema e Marines

Il chewing gum è inoltre un prodotto che nella nostra memoria è collegato anche al mondo del cinema, grazie al suo ruolo in molti film diventati iconici. Il 52,4% degli intervistati lo riconduce a Grease, dove il chewing gum è parte integrante del look dei personaggi, seguito da Pretty Woman e Top Gun; chiude la classifica l’indimenticabile Jessica di Viaggi di Nozze di Carlo Verdone (39,3%).

Una curiosità? Secondo Perfetti il chewing gum esisteva già nell’epoca preistorica, quando si, masticavano corteccia o resine probabilmente per combattere infiammazioni alle gengive. Il chewing gum come lo conosciamo fu creato nel 1870 da Thomas Adams, un abile inventore di New York, e fu un venditore di popcorn di Cleveland, William G. White, a mettere a punto la formula ideale alla fine del 1880. La moda si diffuse in Europa durante le guerre mondiali, portata dai soldati americani: nelle loro scorte, il chewing gum era sempre presente per l’effetto distensivo della sua masticazione in situazioni di grande tensione.
Negli anni ‘80 sono nati i primi chewing gum senza zucchero, fino ad arrivare a formulazioni con ingredienti sempre più funzionali.

Perfetti Van Melle nel mondo

Il Gruppo Perfetti Van Melle conta 33 stabilimenti produttivi dislocati in quattro continenti, con oltre 18mila dipendenti a livello globale. I prodotti sono presenti in oltre 150 Paesi. Il fatturato del 2023 è stato quasi di 3,5 miliardi di euro. In Italia il Gruppo conta 5 sedi produttive con oltre 1.200 dipendenti. La produzione di chewing gum avviene nello stabilimento di Lainate che nel 2023 ha avuto un volume produttivo di 21.500 tonnellate di prodotto di cui 20mila di chewing gum.

Fonte: Il Sole 24 Ore