collaborazione strategica nel mondo della logistica”

Grandi manovre nella logistica italiana. Federtrasporti e Astre Italia uniscono le forze. I due principali raggruppamenti di aziende italiane del mondo dell’autotrasporto e della logistica si stringono ufficialmente la mano e iniziano una collaborazione strategica. Le due realtà aggregate, che insieme esprimono 7mila camion, 650mila metri quadrati di infrastrutture (magazzini) e un fatturato che supera gli 1,1 miliardi di euro, hanno siglato ieri un protocollo di intesa volto a generare risparmi di spesa tramite acquisti collettivi e azioni comuni.

L’alleanza

Il primo passo operativo, già formalizzato, riguarda la partecipazione delle due realtà al capitale di Resta Srl, società neocostituita allo scopo di portare in Italia le attività della borsa noli B2p, creata in Francia nel 2010, con un approccio innovativo cucito su misura per i trasportatori, concepito direttamente da operatori del trasporto per condividere i carichi, assecondando le esigenze del mercato e fare massa critica in caso di picchi di domanda. Tra le altre attività inserite nel protocollo di intesa figurano: la gestione condivisa della sottoscrizione dei servizi assicurativi, della formazione del personale e degli acquisti di strumenti utili all’attività, con l’obiettivo di ottimizzare i costi, fino ad arrivare all’offerta comune dei servizi logistici nelle aree di specializzazione delle due realtà.

Creata nel 1971 per fornire tutela e supporto a piccole aziende di autotrasporto e logistica, Federtrasporti rappresenta una sessantina di società, per lo più di natura consortile e cooperativistica, che muovono oltre 4mila Tir, gestiscono cumulativamente 185mila metri quadrati di magazzini con un fatturato aggregato di circa 450 milioni di euro. Astre Italia è l’emanazione nazionale di un raggruppamento creato in Francia nel 1992 e attualmente presente in buona parte dell’Europa con l’obiettivo di migliorare il posizionamento dei soci sul mercato tramite condivisione di best practices, scambi commerciali e servizi integrati. Astre associa in Italia 31 aziende che dispongono di 2.900 camion, 450mila metri quadrati di magazzini e fatturano circa 680 milioni di euro. Spiegano Claudio Villa e Giuseppe Curcio, presidenti rispettivamente di Federtrasporti e Astre Italia: «Questo accordo rappresenta il punto di partenza rispetto a un percorso che certamente sarà impegnativo, ma che, come le dinamiche del nostro settore ci stanno insegnando, è diventato necessario».

Di meno, ma più strutturate

Appaiono lontani i tempi in cui il trasporto delle merci in Italia era dominato dai padroncini: un veicolo e un autista, quasi sempre con un unico cliente. La spinta verso l’aggregazione, con la ricerca di forme societarie più strutturate, già in atto da tempo, sembra essere stata accelerata dall’onda pandemica, che ha messo in rilievo l’importante ruolo svolto dalla logistica al servizio dell’economia. Così, dopo lo shock del Covid, a cui si sono aggiunte due guerre in atto nel mondo, che stanno ridisegnando le rotte internazionali, le aziende rimaste sul mercato hanno dovuto introdurre strategie nuove, che ne hanno cambiato radicalmente la fisionomia. L’attuale congiuntura di mercato, segnata da una marcata concentrazione societaria, con un numero ristretto di grandi aziende che controllano parti crescenti della domanda di trasporto, rendono essenziale disporre di peso dimensionale per riuscire a conservare capacità competitiva. In 10 anni in Italia sono scomparse 21.248 aziende di autotrasporto. Dal 2013 al 2023 il totale delle imprese, secondo i dati di Unioncamere, è diminuito del 20,8% passando da 101.935 a 80.687 unità. Allo stesso tempo, però, si intravede una forte spinta verso forme societarie più strutturate, anche frutto di fusioni e acquisizioni. Le società di capitali in questi 10 anni sono quasi raddoppiate (+46,3%) e oggi rappresentano il 32% del totale con 26.458 realtà.

Fonte: Il Sole 24 Ore