Salvezza all’ultimo minuto alla Louis Vuitton Cup”

Giornata no con finale fortunato per Luna Rossa Prada Pirelli: poteva perdere una regata chiave ed è stata salvata dallo scadere del tempo massimo, che ha tolto a Ineos Britannia una vittoria anche meritata, proprio negli ultimi minuti quando il vento è sceso e con quello le barche hanno smesso di volare e tentavano di navigare verso l’arrivo. Sarebbe stato un punto pesante, perché gli inglesi sarebbero passati in vantaggio e perché ottenuto nelle condizioni in cui Luna Rossa è sempre stata considerata più forte. Cioè il vento debole. Delusione per il pubblico che in questo week end è numeroso: tanta gente arriva dall’Italia per seguire la Coppa, alcuni lo hanno fatto in barca molti sono stati scoraggiati dai prezzi eccessivi dei marina. Come tante volte i gestori provano ad alzare i prezzi in maniera poco organica. Un esempio? Per una barca di 15 metri che nel vecchio porto in pieno centro bastano 600 euro al mese (poco anche per tariffe italiane) ne sono stati chiesti 11 mila. Il risultato è che si vedono in giro posti vuoti.

La finale della Louis Vuitton Cup resta quindi sull’uno pari, si riprende con due regate domenica 29 ed è promesso più vento. Si, le certezze traballano, quella sensazione che la barca italiana avesse un piccolo ma utile vantaggio si è affievolita. “Abbiamo sempre rispettato Ineos – dice Checco Bruni – le barche hanno prestazioni simili e la differenza la fa come vengono portate. Non abbiamo mai veramente creduto che Britannia avesse dei buchi come affermato da molti. In condizioni così marginali basta trovare un poco più di vento per andare forte: un nodo di più si trasforma in 4/5 nodi di velocità barca. Siamo partiti a sinistra perché non credevamo che la destra fosse così favorita e anche quando siamo rientrati in regata sorpassandoli hanno trovato quella piccola raffica che li ha riportati in testa”. E’ andata bene, la classifica non è compromessa e questa giornata potrebbe diventare determinante per il futuro. Le prestazioni di sir Ben Ainslie e del suo equipaggio sono da prendere in seria considerazione.

Fonte: Il Sole 24 Ore