Itinerario nelle romantiche Langhe: dieci avventure di gusto, vista e piacere

Le mongolfiere si sono alzate al volo poco dopo l’alba, quando il cielo delle Langhe è ancora velato da un orizzonte viola sottile come un velo. I manieri turriti punteggiano questo scenario naturale trasformato dall’uomo in un palcoscenico vinicolo, mentre sullo sfondo le vette del Monte Rosa, del Monviso, la cima del Monte Bianco e del Cervino fanno da scolte a un microcosmo umano vinicola che ha in Alba, la città delle cento torri e della resistenza partigiana, il suo cuore, pulsante anche nelle parole scritte da Beppe Fenoglio la cui casa museo si trova proprio a ridosso della Cattedrale dai mattoncini rossi come il vino. Terre, queste, famose nel mondo con il riconoscimento, ormai dieci anni fa, tra i patrimoni dell’Umanità UNESCO dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato.

Al Boscareto Resort & Spa riaperto dopo il restyling

IL restyling ha portato in dono al Boscareto Resort & Spa un giardino pensile di rara bellezza in stile inglese, un po’ selvaggio e un po’ ordinato, che si apre a ventaglio sulle vigne di Barolo, sui castelli di Serralunga d’Alba e Castiglione Falletto, nonché sulle vette alpine. Anche le stanze, il Sunti Bistrot in cui cucina con armonia di sapori e fantasia cromatica Alessandro Capalbo confermano l’eleganza minimalista ed eclettica di Valentina Dogliani che ha guidato la trasformazione di questa eccellenza tra le strutture di accoglienza nelle Langhe in cui alla professionalità ed esclusività si abbina la cortesia verso gli ospiti e la sublime gentilezza. Da provare anche i bagni caldi e i massaggi con vista sui filari prossimi al foliage.

L’ascesa al castello di Serralunga d’Alba

Il castello di Serralunga d’Alba va asceso a piedi o in bicicletta, sollevando un calice versato ai tavoli della fornitissima Enoteca Centro Storico e raccogliendo i suggerimenti del suo savio titolare, perché così si godrà meglio il panorama sui vigneti di uve Barolo, sulle colline sinuose del Roero, sulle Alpi che già hanno qualche capello bianco, sui noccioleti sparsi attorno ad Alba. Trecentesco, eretto dalla famiglia Falletti, questo maniero sfoggia una silhouette verticale e un antico camminamento di ronda che non sono però tali da renderlo accigliato e severo.

Il Belvedere Vigna Gustava sotto il castello di Grinzane Cavour

La vocazione artistica delle Langhe è comprovata dal Belvedere Vigna Gustava che permette di procedere a piedi lungo un camminamento realizzato dalla Fondazione CRC e ammirare dall’alto le vigne e il Castello di Grinzane Cavour. Queste furono le tenute che Camillo Benso coltivò usando tecniche agricole innovative per l’epoca, come si apprende anche dalla visita al Museo delle Langhe all’interno di questo maniero nel cui ristorante si può anche gustare la cucina di Alessandro Mecca, in particolare il suo piatto di plin ai tre arrosti e il vitello tonnato.

Tutta la bellezza dell’anfiteatro vinicolo dalla torre civica di La Morra

Cosi suoi 513 metri di altitudine è il borgo più elevato nella Bassa Langa, come si può evincere salendo in cima alla sua Torre Civica, dove Feny Parasole espone i suoi quadri ispirati al territorio, all’energia della natura, alla forza sprigionata dai rapporti umani più profondi. Ebbene, da quassù (31 metri), si schiude alla vista e al cuore tutta la bellezza dell’anfiteatro langarolo, allietato dal vociare dei ragazzi che escono da scuola e invadono Piazza Belvedere.

Fonte: Il Sole 24 Ore