Rischio clima, obbligo assicurativo per imprese e case: ecco cosa sappiamo finora – Superbonus, incognita polizze catastrofali 

Il decreto interministeriale attuativo delle polizze catastrofali è pronto e il ministro del Made in Italy Adolfo Urso che ha ricevuto al ministero le parti interessate, ha confermato la volontà del governo di andare avanti spedito: «Questo decreto segna un passo importante verso la messa in sicurezza del nostro sistema produttivo. In un contesto caratterizzato da eventi catastrofali sempre più frequenti, l’introduzione dell’obbligo di assicurazione consentirà alle nostre imprese di tutelare al meglio sia la produzione che l’occupazione» ha dichiarato il ministro. Nella nota diffusa dal ministero per il Made in Italy a valle dell’incontro si ribadisce che «l’obbligo assicurativo, introdotto dalla legge finanziaria 2024, entrerà in vigore il primo gennaio 2025 e interesserà tutte le imprese con sede legale o stabile organizzazione in Italia, relativamente ai danni causati da calamità naturali ed eventi catastrofali a terreni, fabbricati, impianti, macchinari e attrezzature industriali e commerciali, iscritti a bilancio».

I timori delle imprese: serve più tempo per adeguarsi

A questo proposito va ricordato che se le imprese non attivano la copertura assicurativa scatta la decadenza degli incentivi pubblici, tra i quali dovrebbero rientrare anche le garanzie sui prestiti bancari, alle quali oggi ricorrono molte piccole e medie imprese. È per questo motivo che le associazioni dell’ industria, dell’artigianato e del commercio ieri hanno chiesto al ministro più tempo per adeguarsi alle nuove norme. «Stiamo dialogando col ministro Giorgetti: stiamo dicendo che potrebbe diventare un grande problema, perché potrebbe accadere che nei territori dove ci sono problemi gli industriali non investano più. Vuol dire desertificare pezzi del territorio e non ce lo possiamo permettere», ha detto il presidente di Confindustria Emanuele Orsini.

Obbligo anticipo 30% danno dalle assicurazioni

Il decreto che prevede le nuove polizze catastrofali, obbligatorie per le imprese dal prossimo primo gennaio, «implementerà quanto già previsto dal ddl ‘Ricostruzione’, ora all’esame del Parlamento, che introduce l’obbligo per le imprese assicurative di corrispondere un anticipo del 30% del danno per i sinistri legati a eventi catastrofali: una disposizione volta a garantire maggiore certezza nella liquidazione dei danni alle imprese assicurate, permettendo loro di accedere immediatamente a risorse fondamentali per una rapida ripresa delle attività». Lo spiega il Mimit in riferimento al decreto interministeriale messo a punto con il Mef che attua la legge Finanziaria dello scorso anno. Il Mimit ricorda «che i premi saranno proporzionali al rischio, tenendo conto delle caratteristiche del territorio e della vulnerabilità dei beni assicurati». Le compagnie hanno l’obbligo di contrarre le polizze: la Sace potrà riassicurare il rischio assunto dalle compagnie mediante la sottoscrizione di apposite convenzioni, a condizioni di mercato

Cautela del governo sulle assicurazioni sulle case

Nel governo prevale ora la cautela adesso sulle assicurazioni sulle case. Dopo lo scontro dei giorni scorsi tra il ministro della Protezione civile Nello Musumeci (Fdi) che aveva ventilato la possibilità di un “obbligo” e la netta contrarietà espressa dalla Lega. Il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin (Fi) ha mostrato prudenza sulla possibilità di un obbligo assicurativo per le case: «Non c’è stata riunione nei Consigli dei ministri in cui si è parlato di polizze sugli edifici civili – ha detto – Sulle imprese c’è ed è obbligatoria. Io credo che si debba lavorare su questo con dei criteri di compartecipazione e volontarietà». Parla di “riflessioni in corso” il sottosegretario al Mef Federico Freni, secondo cui «è ovvio che non si possa imporre al cittadino» la sottoscrizione. Del resto era stato lo stesso Musumeci, uscendo dal Consiglio dei ministri, a correggere così il tiro: «C’è un confronto aperto, un ragionamento per capire se le compagnie sono disponibili. Noi puntiamo su un partenariato pubblico-privato, poi bisogna decidere se deve essere, come io sostengo almeno nella prima fase, facoltativo».

Solo il 6% delle case assicurato

Secondo i dati Munich Re citati dall’Ania all’High level insurance conference, quasi raddoppiando la media decennale. Solo in Italia, i danni assicurati nel 2023 hanno superato i 6 miliardi di euro, un picco senza precedenti. Eppure hanno polizze contro i rischi da terremoti e alluvioni solo il 6% delle abitazioni e il 5% delle imprese del Paese.

Fonte: Il Sole 24 Ore