Bergamo al top per le due ruote, i successi femminili e gli exploit dell’Atalanta

Sulle ali di una Dea, la provincia di Bergamo vola per la prima volta in cima alla classifica dell’Indice di sportività. Dal 2019 stabilmente nella Top ten, in questa occasione supera di misura la plurivincitrice Trento (incoronata ben sette volte) grazie a una serie di piazzamenti di livello, rafforzati dagli exploit dell’Atalanta.

Con il successo nella Europa League, la quarta posizione in campionato e la finale raggiunta in Coppa Italia, la squadra nerazzurra ha dato un contributo fondamentale, risultando decisiva per il primo posto sia nell’indicatore del calcio professionistico sia nel super-indicatore degli sport di squadra. D’altronde, arrivano soddisfazioni anche dalle altre aree tematiche in cui è diviso l’Indice: terzo posto per la “struttura” del movimento sportivo, quarto per gli sport individuali e ventesimo per gli intrecci fra sport e società.

Le eccellenze locali non mancano certo: su 35 parametri di base, nove piazzamenti nella top ten. Ecco la conferma al secondo posto del ciclismo, frutto di una tradizione e di una passione che – sottolineano a Confindustria Bergamo – si affianca alla presenza di molte aziende in grado di costituire una filiera della bici (dalla produzione delle biciclette a quelle di pneumatici, abbigliamento e caschi “dedicati”). Ancora terzi gli enti di promozione sportiva. Lo stesso piazzamento ottenuto quest’anno grazie ai successi conseguiti nelle Paralimpiadi, a partire dagli ori nell’atletica di Oney Tapia e Martina Caironi (a quest’ultima e a Chiara Consonni, campionessa a Parigi nel ciclismo su pista e principale artefice del sesto posto bergamasco alla voce Olimpiadi 2024 donne, è dedicato l’articolo sotto). Un’altra ragazza, Sofia Goggia, è uno dei “fattori” del sesto posto negli sport invernali, e conferma che in zona lo sport al femminile va forte, tanto che conquista un’ottava piazza nel parametro specifico dell’indagine di Pts.

La Bergamasca, poi, si aggiudica il quinto posto per la voce legata a media e sport e il decimo per il tasso di praticabilità delle varie discipline. Solo tre, invece, i piazzamenti nella seconda metà delle rispettive classifiche: un 74° posto negli investimenti per lo sport, fondi Pnrr compresi – che potrebbe anche derivare, almeno in parte, da una dotazione impiantistica già abbastanza soddisfacente -, cui si aggiungono la 78ª posizione negli sport di squadra meno popolari e la 60ª negli sport dell’acqua.

Ma torniamo al calcio, all’Atalanta che gioca da anni al livello delle grandi e nello stesso tempo ha un’invidiabile situazione economica: investimenti come quello da oltre 100 milioni di euro per la completa ristrutturazione dello stadio non hanno mai rallentato la crescita sportiva, e quest’ultima non è mai andata a discapito dell’equilibrio dei conti. Al momento la valutazione della società supera i 500 milioni. La famiglia Percassi ha ceduto il 55% delle quote a una cordata Usa, ma Antonio e Luca (padre e figlio) mantengono le rispettive cariche, di presidente e amministratore delegato.

Fonte: Il Sole 24 Ore