Revolut lancia i prestiti personali in Italia

Mentre si prepara a un ulteriore tassello dell’espansione territoriale con lo sbarco in uno dei mercati a più alta crescita come l’India, Revolut prosegue nella strategia di consolidamento con un’offerta che sempre più la candida come banca di riferimento a tutto tondo per aziende o persone singole. Così anche in Italia punta ad aumentare la sua offerta di servizi bancari sia consumer che business, all’insegna sempre della semplicità e della flessibilità.

La proposta

Così ha lanciato anche nel nostro Paese i prestiti personali, con un processo tutto digitale: in pochi minuti l’utente può accedere dall’app a un prestito tra mille e 50mila euro, da rimborsare in un periodo a scelta, compreso tra sei mesi e otto anni, senza commissioni o costi nascosti. Il tasso di interesse, rigorosamente fisso, viene adattato automaticamente al profilo di affidabilità creditizia di ciascun cliente, variando dal 5,57% al 16,99 per cento a livello di Taeg. La flessibilità viene applicata anche alla possibilità di modificare la data mensile di scadenza o aumentare la rata, nonché di rimborsare anticipatamente la somma senza costi. A livello globale lo scorso anno i prestiti hanno registrato una crescita del 160% a 528 milioni di sterline.

La strategia

«Con questo lancio vogliamo consolidare la nostra crescita in Italia, aumentare la nostra base clienti così come la nostra offerta di prodotti, in modo da poter diventare davvero il conto corrente principale per i nostri clienti», spiega Maurizio Talarico, head of branch and lending di Revolut in Italia. Dopo la creazione della branch italiana, è arrivata anche l’autorizzazione di Banca d’Italia per attivare l’Iban nazionale che abilita più semplicemente l’offerta bancaria completa.

Intanto sono già in rampa di lancio i prossimi prodotti: nell’arco di un paio d’anni arriverà una carta di credito tutta digitale – ora è solo una carta di debito collegata al conto -, probabilmente anticipata dall’offerta di prodotti di rifinanziamento del debito con il consolidamento delle somme. Più lontana, invece, l’offerta di mutui immobiliari, che partiranno nel 2025 nei mercati pilota di Irlanda e Lituania. In fase di valutazione per l’Italia anche prodotti specifici per il risparmio, a partire da un conto remunerato. Ma la strada della diversificazione dell’offerta è segnata, con l’obiettivo di offrire agli oltre due milioni di clienti italiani – e ai 45 milioni nel mondo – un’offerta bancaria sempre più competitiva con gli attori tradizionali.

La divisione business

Alla stessa stregua Revolut Business sta puntando sull’offerta per aziende della divisione Business: «I nostri clienti spaziano da startup individuali a grandi aziende: per tutti vogliamo essere l’unica piattaforma per gestire tutte le finanze aziendali con un’ampia varietà di strumenti e funzionalità che crescono e migliorano in linea con le mutevoli esigenze delle aziende», commenta James Gibson, head globale di Revolut Business, che ha raggiunto ricavi da 450 milioni di euro. In Italia la divisione ha raggiunto un volume mensile di transazioni elaborate pari a 690 milioni di euro (+130% rispetto a un anno fa), arrivando a integrare in media più di mille nuove aziende attive ogni mese, con un saldo dei clienti aziendali cresciuto di oltre il 160% su base annua.

Fonte: Il Sole 24 Ore