Lorenzo Bertelli: «Le aziende come la nostra siano esempio di una vera sostenibilità»

Sea Beyond dimostra che corda sensibile tocchi, nelle persone, parlare dei pericoli che corre l’ambiente («we have no planet B», per usare una frase cara agli attivisti) e dimostra anche quale autentica affinità elettiva ci possa essere tra un’azienda, un marchio e il pubblico, inteso nel senso più ampio del termine. Un’affinità confermata da Lorenzo Bertelli: «Fin dall’inizio di Sea Beyond ci auguravamo un riscontro importante, sia per le tematiche di grande attualità trattate nel modulo educativo destinato alle scuole secondarie, sia per il coinvolgimento di Unesco, i cui esperti di ocean literacy hanno formato gli insegnanti delle scuole partecipanti. Ma l’adesione ha superato le nostre aspettative – racconta –. Dall’inizio del programma le iscrizioni sono passate da circa 200 studenti nel 2020 a quasi 35mila nel 2024, oggi provenienti da 184 scuole e 56 Paesi. Il terzo ciclo formativo si concluderà a novembre con la premiazione delle tre scuole che avranno presentato i progetti più interessanti».

A parole, la sostenibilità è in cima alle priorità delle aziende, ma è innegabile che la strada presa dal gruppo Prada si distingua in un mondo in cui, purtroppo, non è raro il greenwashing. «Credo che ciò che rende particolare l’approccio di Prada è che ognuno è chiamato a dare il proprio contributo alla collettività. Aziende come la nostra, che possono contare su una visibilità importante, hanno la responsabilità di dare l’esempio e crediamo fermamente che cambiamenti tangibili possano avvenire solo attraverso l’educazione e la promozione della cultura, da sempre parte integrante della strategia di sostenibilità del nostro gruppo».

Sea Beyond è parte di un percorso iniziato prima del 2020 e che proseguirà: «Un altro impegno importante è la Forestami Academy, programma di formazione in collaborazione con Forestami, che offre ai cittadini un’opportunità di apprendimento sul tema della forestazione urbana – sottolinea Lorenzo Bertelli –. C’è poi il progetto Fashion Expressions: The Stories She Wears, condotto con Unfpa, il fondo delle Nazioni Unite per la popolazione, rivolto a giovani donne in situazioni vulnerabili e che offre loro corsi di formazione nella moda, educando, al tempo stesso, sui temi della salute sessuale e riproduttiva».

Sea Beyond ha permesso al gruppo Prada di entrare in contatto con ricercatori e attivisti di tanti Paesi e alcune storie meriterebbero un approfondimento a sé: «Dal 2019 ho sentito tanti racconti di passione per il mare e di ciascuno conservo un ricordo. Uno a storia che mi ha colpito particolarmente è quella di una classe di studenti peruviani, del Newton College di Lima, autori del progetto vincitore nel 2022: un’asta benefica di opere d’arte con il cui ricavato hanno poi finanziato attività di formazione dedicate alla protezione degli ecosistemi marini – ricorda Bertelli –. Uno studente di quella classe, con una sua compagna, ha usato il premio monetario ricevuto tramite il nostro concorso per fondare una ong, Ocanica, che ha l’obiettivo di promuovere l’educazione all’oceano tra gli studenti, con attività che spaziano da spettacoli teatrali per le scuole elementari, a mostre interattive per i bambini della scuola materna. Ho molto apprezzato la capacità “imprenditoriale” di questi ragazzi».

Lorenzo Bertelli sottolinea infine il ruolo positivo della tecnologia, che i giovani maneggiano con la massima naturalezza: «Le nuove generazioni hanno una sensibilità maggiore verso le tematiche ambientali, confermata dai numeri di Sea Beyond, e la loro predisposizione all’uso della tecnologia può essere molto utile per ingaggiare in modo efficace i giovani e veicolare in maniera più diretta alcuni messaggi. Nell’attività di scouting dei progetti Sea Beyond vediamo inoltre, con sempre maggiore frequenza, proposte che prevedono una componente di ricerca e di studio associata all’utilizzo della tecnologia, con l’obiettivo di disporre immediatamente di dati di e metterli a disposizione della comunità scientifica, per progredire insieme sul terreno della conoscenza. Questo per me è di grande valore – conclude Bertelli –. Sfruttare la tecnologia come un veicolo che consente di amplificare i progetti, portando i dati a un maggior numero di persone, che a loro volta potranno beneficiarne per la messa a terra nuove ricerche».

Fonte: Il Sole 24 Ore