Pirelli, Brembo vende e Camfin si rafforza

Pirelli, Brembo vende e Camfin si rafforza

Nel giorno dell’uscita di scena di Brembo, con l’avvenuta cessione della partecipazione del 5,58% detenuto in Pirelli & C (e il conseguente scioglimento del patto parasociale che consentiva di fatto al blocco dei soci italiani, con Camfin in testa, di controllare, in sede di voto, una quota del 28,8% del capitale), la galassia di Tronchetti Provera reagisce. La Marco Tronchetti Provera (MTp), Camfin e Camfin alternative assets annunciano il perfezionamento dell’acquisto del 2,5% del capitale di Pirelli da parte di Caa. «I consigli di amministrazione delle società – si legge in una nota – hanno approvato l’autorizzazione ad acquisti per l’ulteriore rafforzamento di Mtp/Camfin fino a una partecipazione massima complessiva del 29,9% del capitale di Pirelli nel corso dei prossimi 24 mesi». A valle di queste operazioni, la catena di controllo che fa capo a Mtp detiene una quota complessiva pari a circa il 25,28% di Pirelli, «rinsaldando così il ruolo di Camfin e Mtp quali azionisti stabili e ribadendo la fiducia e l’impegno nel sostenere i progetti industriali di Pirelli».

Dopo l’uscita del fondo Silk Road dall’azionariato Pirelli,che ha fruttato al socio cinese circa 520 milioni per il 9% del capitalle, i riposizionamenti scattati e il rafforzamento della holding che fa capo a Marco Tronchetti Provera avevano portato il blocco italiano al 28,8% del capitale. Un pacchetto che faceva da contraltare a Sinochem, primo azionista con il 37%. Il riassetto interno aveva incrementato anche la valenza strategica di quel 6% di Brembo (il 5,58% detenuto dalla società, più una quota residuale detenuta dalla holding di Alberto Bombassei), ago della bilancia nell’equilibrio tra controparte cinese e italiana. Un valore strategico che rischiava di venire meno con la decisione del gruppo bergamasco di abbandonare la nave: Brembo, come è noto, ha comunicato l’avvenuta perfezionamento della procedura di accelerated bookbuilding, cedendo a investitori istituzionali 55.800.000 di azioni ordinarie Pirelli, corrispondenti a circa il 5,58%, al prezzo di 5,07 per azione, per un corrispettivo di 282,9 milioni. Il titolo in Borsa perde circa il 3,5%, a quota 5,15 euro.

Fonte: Il Sole 24 Ore