Borse, Europa verso apertura debole, Tokyo chiude in rialzo. Petrolio in aumento

(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Segno meno in pre-apertura per i future sugli indici europei, in scia alla debolezza della Borsa cinese colpita dai realizzi dopo la recente corsa e con il petrolio che prosegue nel rally per le tensioni in Medio Oriente. I contratti sull’Eurostoxx 50 sono in calo dello 0,3%, come quelli sul Ftse Mib milanese. In Asia, fa eccezione Tokyo che ha chiuso in rialzo dell’1,97% dopo le dichiarazioni del primo ministro sui tassi che hanno appesantito lo yen (dollaro/Yen a 146,65 ed euro/yen a 161,78). Sempre sul valutario, euro dollaro in calo intorno a quota 1,10. In Gran Bretagna il governatore Andrew Bailey ha dichiarato in un’intervista al quotidiano Guardian che la Banca d’Inghilterra potrebbe diventare «un po’ più attivista» sui tagli dei tassi se ci saranno altre buone notizie sull’inflazione.

L’azionario sembra proseguire nervoso, in una settimana segnata dall’escalation della guerra in Medio Oriente dopo l’attacco dell’Iran a Israele e mentre restano sullo sfondo le questioni macroeconomiche e di politica monetaria. L’attesa in questa ottava è per il dato sulla disoccupazione Usa di domani, anticipato in giornata dai numeri sui sussidi.

A Milano occhi su Tim dopo l’offerta del Mef e sul comparto auto

Sull’azionario milanese, da seguire Tim dopo l’offerta del ministero dell’Economia con Asterion per Sparkle. Sempre sotto i riflettori il comparto auto, con le stime dei sindacati per il calo della produzione di Stellantis. Su Ferrari, di mercoledì la notizia della firma dell’accordo di sponsorizzazione per la Formula 1 con Lvmh.

Tokyo chiude a +1,97% grazie a yen debole

La Borsa di Tokyo chiude in deciso rialzo, con il Nikkei 225 che guadagna l’1,97% a 38.552,06 punti. Il dollaro statunitense ha guadagnato rispetto allo yen giapponese, con il biglietto verde scambiato a 146,80 yen giapponesi, rispetto ai 146,41 yen di mercoledì.

Il dollaro scambiava intorno ai 142 yen dopo che i liberaldemocratici al governo hanno scelto Shigeru Ishiba per guidare il partito e succedere a Fumio Kishida come primo ministro. Ishiba ha espresso il suo sostegno alle recenti mosse della banca centrale per aumentare il tasso di interesse di riferimento, prossimo allo zero, che si attesta intorno allo 0,25%. Questo ha portato i trader a scommettere che lo yen si sarebbe rivalutato. Ma dopo un incontro tra Ishiba e il governatore della Bank of Japan Kazuo Ueda, entrambi i funzionari hanno indicato che la banca centrale non ritiene che ulteriori aumenti dei tassi siano adatti all’economia in questo momento. Ciò ha provocato una raffica di vendite di yen. Non ci si aspettava che l’incontro tra Ishiba e Ueda portasse grandi novità, ma «quando Ishiba ha accennato al fatto che i crescenti rischi globali dovrebbero mantenere la BoJ saldamente a terra, i tori dello yen sono usciti più velocemente di quanto si possa dire æsayonara», ha detto Stephen Innes di SPI Asset Management in un commento.

Fonte: Il Sole 24 Ore