Un’ombra color petrolio – Il Sole 24 ORE

Torna la variabile petrolio. E non può essere diversamente con il Medio Oriente in fiamme.

Dopo la rappresaglia iraniana su Israele le quotazioni del brent sono salite intorno ai 75 dollari con un aumento del 3% in poche ore. poi è sceso per tornare in una impennata del 5.7%. Ancora niente di preoccupante, abbiamo visto ben altro, ma gli analisti sono concentrati sugli scenari che bisognerà fronteggiare nel medio breve periodo.

Ad esempio su quale saranno gli impatti della riposta israeliana in territorio iraniano, data per scontata.

E uno dei possibili obiettivi potrebbero essere proprio le infrastrutture petrolifere a partire dal sito dell’isola di Kharg nel golfo persico da cui parte il 90% del greggio iraniano che è ancora la principale fonte di introito per le casse di Teheran nonostante gli embarghi.

Il colpo sullo snodo iraniano avrebbe come contraccolpo un inasprimento della guerriglia che gli Hiuthi dello Yemen, alleati di Hezbollah, portano contro le petroliere occidentali in transito nel canale di Suez già molto depotenziato. Naturalmente tutto questo avrebbe un effetto sulle quotazioni del greggio. Al rialzo naturalmente. Proprio mentre la speculazione internazionale è molto orientata a scommesse sul petrolio in ribasso.

Fonte: Il Sole 24 Ore