Nuova Zelanda, Google minaccia il blocco delle news contro la legge sul compenso agli editori

Google minaccia di bloccare i contenuti giornalistici neozelandesi nei risultati del suo motore di ricerca se Wellington approverà la proposta di legge che forza le grandi piattaforme online a pagare un prezzo equo per i contenuti che appaiono nei loro feed. A luglio il Governo conservatore neozelandese aveva confermato che avrebbe portato avanti una legislazione iniziata dal precedente esecutivo laburista che aveva lo scopo di garantire una condivisione equa delle entrate tra operatori di piattaforme digitali e gruppi media. La proposta di legge è ora al vaglio del nuovo Governo.

Google: se legge passa interromperemo rapporti

Caroline Rainsford, il direttore di Google New Zealand, ha commentato che se la proposta di legge verrà approvata così com’è, Google si vedrà costretta ad apportare significativi cambiamenti ai suoi prodotti e investimenti. «Saremo costretti – ha specificato Rainsford in un blog post – a smettere di fornire contenuti giornalistici su Google Search, Google News o Discover in Nuova Zelanda e interrompere i nostri accordi commerciali con le testate giornalistiche».

Google, controllata da Alphabet Inc, ritiene che la proposta di legge sia contraria all’idea di un internet aperto e porti incertezza nel business dell’informazione.

Paul Goldsmith, ministro neozelandese per i Media e la Comunicazione, ha detto che prenderà in esame una vasta gamma di posizioni nel settore dei media. «Siamo ancora nella fase consultiva – ha commentato – e faremo un annuncio ufficiale a tempo debito. I miei funzionari ed io abbiamo incontrato Google in numerose occasioni e continueremo a farlo»

Sebbene il partner di minoranza del Governo, ACT, non sostenga la legislazione sotto esame, è probabile che la proposta di legge verrà approvata in Parlamento. È anche probabile che la proposta verrà modificata in linea con la nuova legge australiana in materia.

Fonte: Il Sole 24 Ore