Oggi a Roma il corteo pro Pal non autorizzato, Capitale blindata

Sono scattati i controlli a Roma per la manifestazione pro Palestina annunciata per oggi nella Capitale e vietata dalla Questura (divieto confermato dal Tar del Lazio). L’obiettivo è intercettare eventuali infiltrati violenti tra i gruppi che, sfidando il divieto, cercheranno di raggiungere comunque piazzale Ostiense per dar vita a partire dalle 14 a un corteo alla vigilia del 7 ottobre, primo anniversario dell’attacco di Hamas in Israele.

I controlli

Nel piano sicurezza messo a punto in un tavolo tecnico in Questura (il primo presieduto dal neo questore Roberto Massucci) controlli nelle stazioni e ai caselli autostradali per intercettare pullman di manifestanti in arrivo da altre città e un dispositivo a cerchi concentrici sempre più stringenti attorno all’area. Previsti oltre mille gli uomini delle forze dell’ordine.

Piantedosi: gestiremo con equilibrio

Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, sottolineando che la manifestazione è «illegale», ha assicurato che sarà «gestita con equilibrio dalle nostre forze di polizia, di cui mi fido ciecamente». Lo stop al corteo ha intanto diviso il ’mondo’ palestinese e saldato estrema sinistra ed estrema destra che si sono schierate a favore della mobilitazione.

Chi sarà in piazza

L’Unione democratica arabo-palestinese e i Giovani Palestinesi hanno annunciato che saranno in piazza comunque, mentre la Comunità palestinese ha concordato una nuova data per sabato 12 ottobre. Nelle ultime ore ore continuano le adesioni alla manifestazione da varie realtà, tra cui i collettivi di studenti. Sul profilo del collettivo dello storico liceo Virgilio di Roma è stato pubblicato un video in cui vede uno striscione con scritto “Israele Stato terrorista” e un’immagine di Netanyahu con la stella di David data alle fiamme. Il tutto nel cortile dell’Istituto. Anche Potere al Popolo sarà in piazza e assicura un “grande corteo” in risposta a un “pericoloso meccanismo repressivo”. Sostegno arriva pure dall’estrema destra con Forza Nuova che parla di una «manifestazione doppiamente legittima» e di una «campagna di criminalizzazione e censura nei confronti del mondo antisionista».

Le critiche al divieto

Critiche al divieto sono arrivate dal Movimento 5 Stelle. Per il capogruppo alla Camera, Francesco Silvestri, il governo «sta creando tutte le premesse per facilitare lo scontro piuttosto che per impedirlo». Mentre per la parlamentare pentastellata Stefania Ascari «vietare le manifestazioni è sempre, in ogni caso, un errore e un brutto segnale”. E domani la mobilitazione andrà oltre i confini della Capitale. A Cagliari si sfilerà per dire no al ddl Sicurezza e per rivendicare la possibilità “di manifestare liberamente a favore del popolo palestinese».

Fonte: Il Sole 24 Ore